Presentato il Piano Industriale 2011-2015 del Gruppo FS: dopo il risanamento, l'obiettivo è la crescita
L'Ad Moretti annuncia: Entro il 2015 i treni alta velocità Ferrovie dello Stato Italiane percorreranno la tratta Roma-Milano in due ore e venti minuti


Roma, 22 giugno 2011 – Il Gruppo Ferrovie dello Stato traccia un bilancio degli ultimi anni di attività, e delinea gli scenari futuri, illustrando agli operatori finanziari e alla stampa l’opera di risanamento compiuta e le prospettive di crescita per i prossimi anni, in Italia e nell’attività internazionale.
Questa mattina, alle 10:00, l’Amministratore delegato del Gruppo Mauro Moretti ha presentato il Piano Industriale 2011-2015, alla presenza del ministro dell’Economia Tremonti e del ministro delle Infrastrutture Matteoli. Innanzitutto, è stata annunciata una novità che ha un particolare valore, considerando la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia: il gruppo assume infatti la nuova denominazione di Ferrovie dello Stato Italiane, e introduce il nuovo logo (vedi immagine 1). “Il cambiamento – si legge in una nota del Gruppo – avviene nel segno dell’italianità e della forte identità nazionale in un mercato ormai sempre più europeo e internazionale”, e ha anche l’obiettivo di rimarcare il consolidamento della leadership nel mercato trasportistico ferroviario, nazionale e europeo, nel momento dell’espansione sui mercati internazionali, e in particolare in Germania con l’acquisizione di Netinera e Tx Logistik, e in Francia con la creazione della joint venture con Veolia Transport.
Un altro annuncio di grande interesse riguarda poi il sistema dell’Alta Velocità: "Entro il 2015 – ha infatti affermato Moretti – i treni AV delle Ferrovie dello Stato Italiane percorreranno la tratta AV Roma-Milano in due ore e venti minuti a fronte delle attuali tre ore". Il risparmio di tempo sarà conseguito attraverso il completamento del sottopassaggio del Nodo di Bologna nel 2012, che consentirà un risparmio di 10 minuti, e di quello di Firenze entro il 2015, con altri 10 minuti risparmiati, cui vanno aggiunti gli interventi migliorativi sulla rete e l'entrata in servizio di un nuovo treno che potrà raggiungere la velocità di 360 km/h.
Passando alle considerazioni sulla situazione economica del Gruppo Ferrovie dello Stato, Moretti si è soffermato sul risanamento che, dal 2007 al 2010, ha consentito di recuperare un disavanzo di oltre 2,2 miliardi di euro. “Un percorso – si legge ancora nella nota – che ha permesso di trasformare la vecchia azienda di Stato in una vera impresa, eliminando inefficienze e sprechi, riducendo strutture ridondanti, ridisegnando i processi produttivi e i propri core business, facendo crescere i ricavi e delineando nettamente i confini tra servizi a mercato e servizi universali.”
Il buon operato del Gruppo è stato rimarcato dal ministro Tremonti, il quale ha dichiarato che “le Ferrovie dello Stato non sono più una passività, ma una realtà positiva per il bilancio dello Stato e per chi ha il dovere di amministrarlo”. Sulla stessa linea si è espresso il ministro Matteoli: "Il Gruppo FS – ha affermato – non rappresenta più una criticità dello Stato, ma un'opportunità per il sistema produttivo nazionale. Dimostra le potenzialità che il nostro Paese può esprimere. I risultati presentati oggi dall'azienda dimostrano accorte politiche di contenimento dei costi. ".
Dopo il risanamento, l’obiettivo per il futuro prossimo è il consolidamento economico. Il Piano industriale 2011-2015 prevede investimenti per 27 miliardi di euro in 5 anni, di cui 6 miliardi in nuovi treni, e un fatturato di Gruppo che nel 2015, con le attività estere, punta a superare i 10 miliardi di euro. È inoltre programmato un abbattimento dei costi operativi di ulteriori 300 milioni.
Per quanto riguarda i servizi a mercato, è prevista per il 2014 la consegna dei primi sei treni ad altissima velocità ETR 1000, mentre per i Servizi Universali di lunga percorrenza, che ancora non hanno raggiunto un equilibrio economico/finanziario, il Gruppo FS si pone l’obiettivo di rivedere con i ministeri competenti l’offerta a contratto, razionalizzando il network, le frequenze e le fermate, e proponendo nuovi modelli dedicati al Sud.
Nell’ambito dei servizi universali regionali e locali, insieme ad una maggiore integrazione modale, il Piano industriale prevede uno sviluppo dei servizi metropolitani, che comprende una specializzazione della flotta dedicata. Infine, si propone un rilancio anche per i servizi alle merci (Trazione e Logistica) che il Gruppo intende sviluppare attraverso tutte le sue società, puntando al raggiungimento del break even nel 2013.