Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Privatizzazioni, Poste e Enav quotate entro l'anno

Per Poste ci sarà un'offerta pubblica di vendita rivolta ai risparmiatori inclusi i dipendenti del gruppo

Roma, 19 maggio 2014 – E’ arrivato venerdì scorso l’ok alla privatizzazione di Poste ed Enav. L'ipotesi è allo studio già dai mesi scorsi ed ora la tempistica vede le due aziende destinate alla quotazione in Borsa entro l'anno.

L'ultimo passaggio dell'iter legislativo che autorizza la cessione delle quote di minoranza delle due realtà è stato effettuato con l'approvazione definitiva dei due relativi decreti della Presidenza del Consiglio, che nelle scorse settimane avevano ricevuto il parere favorevole delle commissioni parlamentari competenti.

Sul buon esito dell'intera operazione di dismissione delle aziende di Stato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan si è sempre detto ottimista. L'obiettivo delle privatizzazioni è raccogliere circa 10 miliardi di euro che serviranno al Tesoro per coprire le manovre previste, dal bonus di 80 euro ai lavoratori al taglio dell'Irap. Le condizioni di mercato sembrerebbero favorevoli e, quindi, dopo Poste e Enav sarà il turno delle altre partecipate, dall'Eni a STMicroelectronics, passando per Fincantieri e la Cassa depositi e prestiti.

 

Per Poste, si lavorerà alla cessione di una quota non superiore al 40%, attraverso un'offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti del gruppo e gli investitori istituzionali italiani e internazionali. L'incasso probabile per il Tesoro sarà fra i 4 e i 5 miliardi di euro.

Quanto all'Enav, l'azienda si presenta all'appuntamento della privatizzazione sull'onda di un anno record. Nel 2013, la società a cui lo Stato italiano demanda la gestione e il controllo del traffico aereo, ha consuntivato il miglior risultato mai realizzato, con un utile di 50 milioni. Per l’Enav la quota di cessione sale al 49%, con ricavi previsti di un miliardo di euro.

M.Z.