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Briciole di pane

Produzione auto in crescita a novembre (+10,3%)

La fotografia del settore scattata da Anfia

A novembre 2022, secondo i dati ISTAT, la produzione dell’industria automotive italiana nel suo insieme registra una crescita del 10,3% rispetto a novembre 2021, mentre nei primi undici mesi del 2022 aumenta dello 0,8%. Lo sottolinea l’Anfia, Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (una delle maggiori associazioni di categoria in Italia) in una nota riportata dall’Agenzia Ansa. 
Guardando ai singoli comparti produttivi del settore, l’indice della fabbricazione di autoveicoli registra una variazione positiva del 13,5% a novembre 2022 e dello 0,6% nei primi undici mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021; quello della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchiaumenta del 7% nel mese e del 3,7% nel cumulato, e quello della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori3 cresce del 7,2% a novembre e dello 0,7% nel cumulato 2022.


“Speriamo che i livelli produttivi possano continuare a crescere nei prossimi mesi anche grazie alla spinta degli incentivi all’acquisto delle vetture a zero e a basse emissioni e dei veicoli commerciali leggeri elettrici, disponibili dal 2 gennaio scorso e prenotabili dal 10 gennaio sulla piattaforma Ecobonus del Mimit, nonostante le difficoltà e i rallentamenti che ancora potranno colpire le catene di fornitura e la catena logistica per via della crisi delle materie prime e dei semiconduttori e della crisi internazionale legata al conflitto Russia-Ucraina.” Così Gianmarco Giorda, direttore dell'Anfia, commenta il trend positivo della produzione automotive italiana con il suo quarto rialzo tendenziale consecutivo, a confronto con un novembre 2021 in forte ribasso (-13,7%). "Finalmente anche il fatturato del comparto risulta in crescita a ottobre, invertendo la tendenza", sottolinea Giorda.

Il direttore dell'Anfia spiega che la fascia di incentivazione delle auto con emissioni di CO2 tra 61 e 135 g/km (ibride tradizionali e termiche a basse emissioni, con vincolo di rottamazione della vecchia vettura), come previsto, è quella in cui al momento si concentra il maggior numero di prenotazioni, con il rischio che il relativo stanziamento si esaurisca rapidamente. "Riteniamo utile che i circa 260 milioni di euro avanzati dagli incentivi 2022 vengano riallocati, per il 2023, a favore delle fasce 0-20 e 61-135 g/km di CO2", conclude Giorda.