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Briciole di pane

Produzione industriale in calo del 6,6% nel 2012, segnali di ripresa a dicembre

Nel settore delle costruzioni nei primi nove mesi del 2012 aumento delle procedure fallimentari del 6,1%

Roma, 16 gennaio 2013 - Nuovo calo per la produzione industriale certificato dall'Istat. A novembre l'indice destagionalizzato è diminuito dell'1% rispetto ad ottobre e del 7,6% in un anno (i giorni lavorativi sono stati 21, come a novembre 2011). La flessione nella media del trimestre settembre-novembre è stata invece dell'1,7% rispetto al trimestre precedente. Nella media dei primi undici mesi dell'anno la produzione è stata inferiore del 6,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Dovrebbe essere andata un po' meglio a dicembre, secondo il centro studi di Confindustria. Nelle previsioni di Viale dell'Astronomia il mese scorso si sarebbe arrestata la caduta della produzione industriale, con un incremento dello 0,4% rispetto a novembre.

All'interno del comparto industriale, per quanto riguarda il settore dell'edilizia, preoccupa il dato su base annuale del calo dei prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-16,9%) e della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-8,4%). Allargando lo sguardo al settore dei trasoporti, l'Istat ha rilevato che la produzione industriale di autoveicoli a novembre ha registrato un calo del 14,1%, mentre nel complesso dei primi undici mesi del 2012 è scesa del 19,6%.

La crisi economica e il forte calo della produzione industriale ha anche causato la chiusura di molte aziende. Secondo i dati di Cerved Group, nelle costruzioni, le imprese entrate in procedura fallimentare sono passate da 2.216 nel 2009 a 2.776 nel 2011, con un aumento del 25,3%. Complessivamente in tre anni i fallimenti nel settore sono stati 7.552 su un totale di circa 33 mila nell’insieme di tutti i settori economici. Pertanto circa il 23% dei fallimenti avvenuti in Italia riguardano le imprese di costruzioni.

La tendenza si conferma anche nei primi nove mesi del 2012 con un ulteriore aumento delle procedure fallimentari nelle costruzioni del 6,1% nel confronto con l’analogo periodo dell’anno precedente (+2% l’aumento dei fallimenti nel complesso dell’economia). Dall’inizio del 2009 a settembre 2012, nelle costruzioni, sono circa 9.500 le imprese entrate in procedura fallimentare. Le difficoltà del settore si evidenziano anche dalla crescita dei protesti. Secondo i dati Cerved Group, comunicati dall'Ance, tra luglio e settembre 2012, sono più di 5.000 le società di costruzioni con almeno un protesto, in aumento del 14% su base annua (già +12,5% nel primo trimestre 2012 e + 17% nei tre mesi successivi su base annua).

Nelle costruzioni le società protestate nel trimestre considerato rappresentano il 23% delle 22.000 rilevate in tutti i settori economici. In particolare, l’incidenza delle società protestate sul totale delle società operative nel settore, pari all’1,6% nel periodo giugno-settembre 2012, risulta significativamente più elevata rispetto ai valori precrisi (1%) e a quella rilevata negli altri settori economici (industria 0,9%; servizi 0,8%).

Mario Avagliano