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Briciole di pane

Quattro nodi strategici per essere competitivi

Presentata la ricerca di Astrid, italiadecide e ResPublica sulle infrastrutture italiane

Roma, 8 luglio 2013 - Partenariato Pubblico Privato, valutazione delle politiche pubbliche in materia di infrastrutture, fase propedeutica all’affidamento ed esecuzione delle opere pubbliche, sviluppo dei porti e crescita dei traffici e dei commerci. Sono questi i quattro nodi strategici individuati dal rapporto “Infrastrutture e Competitività 2013”, presentato oggi a Roma, risultato della ricerca condotta da Astrid, italiadecide e ResPublica.


Diversi gli enti che hanno collaborato al progetto: dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti al Servizio Studi della Camera dei deputati, da Anas e Ferrovie dello Stato ad Ance, dalle autorità portuali di Genova, Taranto e Venezia alla Assoporti, fino a Banca d’Italia e Cassa Depositi e Prestiti ed altri istituti bancari tra cui BNP Paribas, Intesa SanPaolo, Unicredit.


Per quanto concerne la partecipazione dei privati al finanziamento delle opere pubbliche, la ricerca ha evidenziato che all’evoluzione della normativa – che ha visto nell’anno di riferimento significative novità, quali l’introduzione nel nostro ordinamento dei “project bond” e di importanti (ancorché non del tutto ben congegnate) misure di incentivazione e defiscalizzazione – non ha fatto riscontro, ad oggi, un altrettanto significativo miglioramento dei risultati. “Mancano ancora – è scritto nel rapporto delle associazioni – una buona parte delle misure di attuazione, ma soprattutto pesano alcuni ritardi strutturali del nostro sistema: l’eccessivo rischio regolatorio e amministrativo, l’inadeguatezza tecnica di molte stazioni appaltanti, la complessità delle procedure decisionali e la sovrapposizione di competenze e responsabilità, la debolezza del modello centrale di supporto alle amministrazioni che intendono intraprendere un’operazione di partenariato cui si aggiunge, nella presente congiuntura, il prolungarsi della crisi finanziaria”.


Nel capitolo dedicato alla valutazione delle politiche pubbliche in materia di infrastrutturazione del Paese e di contratti pubblici, la ricerca mette in luce il carattere “antiquato” della visione proceduralistica, che espone il decisore politico al rischio di produrre, invece che risultati, ulteriori procedure. E’ stato posto l’accento sullo strumento degli standard, delle griglie e delle procedure di valutazione ex post delle norme che il legislatore vara e che il Governo promuove: strumenti essenziali per non operare “al buio”.


Altro tema, la “fase propedeutica” alla aggiudicazione delle opere pubbliche, viene sviluppato nel rapporto annuale in due direzioni. La prima riguarda criteri di valutazione ex ante dei progetti e di comparazione fra le alternative, al fine di radicare l’individuazione delle priorità e la gerarchizzazione degli interventi in un terreno più stabile, fatto di dati oggettivi e di scenari di domanda. La seconda direzione riguarda l’adeguatezza degli strumenti che consentono di collocare queste scelte in una programmazione di più ampia portata, che abbracci i flussi di merci e persone e le vocazioni dei territori in una visione non settoriale e non emergenziale. Si tratta – secondo la ricerca – di valorizzare pienamente quanto in materia trasportistica é stato realizzato a livello europeo con il lavoro sulle reti (e i nodi) TEN-T.


Con il capitolo dedicato al sistema portuale quale volano per lo sviluppo dei traffici il rapporto intende introdurre un nuovo livello di proposta, orientato alla definizione di vere e proprie “strategie” trasportistiche. Secondo i promotori della ricerca “una crescita dei traffici marittimi non sarebbe di beneficio al solo settore portuale, ma costituirebbe un importante volano per la crescita della nostra presenza nei mercati dell’intera area europea. Purtroppo, oggi, a causa del nostro scarso controllo dei traffici, il trading mondiale delle merci si è stabilito nel Nord Europa”.


Alla discussione odierna – chairman Luciano Violante, Presidente di italiadecide – presso la Camera dei Deputati, sono intervenuti: Enrico Seta Responsabile della Segreteria Tecnica del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti - Responsabile Osservatorio “infrastrutture” italiadecide; Paolo Costa Presidente Autorità Portuale di Venezia; Lanfranco Senn Presidente Metropolitana Milanese - Professore ordinario di Economia regionale, Dipartimento di Analisi delle Politiche e Management Pubblico, Università Bocconi di Milano; Christian Iaione Professore aggregato di diritto pubblico, Università Unicusano - Direttore del Laboratorio per la sussidiarietà, ricercatore Astrid; Luisa Torchia Professoressa ordinaria di Diritto amministrativo Università di Roma Tre - Presidente Istituto di Ricerche sulla Pubblica Amministrazione; Leonardo Morlino Professore di Scienza della politica, Università Luiss “Guido Carli” di Roma - Presidente dell’International Political Science Association; Matteo Del Fante Direttore generale Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.; Ferdinando Ferrara Capo del Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica; Dario Scannapieco Vice President SMEs, European Investment Bank; Eugenio Belloni Presidente della Fondazione ResPublica; Claudio Burlando Presidente della Regione Liguria; Mauro Moretti Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A.; Debora Serracchiani Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Le conclusioni sono state affidate a Franco Bassanini, Presidente di Astrid.

 

Manuela Zucchini