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Briciole di pane

Rallenta la crescita del mercato dell'auto in Europa

In marzo + 5,7%. Lontani ancora i livelli precirisi

Torino, 15 aprile 2016 - Bene ma non come prima. E’ su questo tono il giudizio dei numeri sull’andamento del mercato europeo delle auto che si delinea dai dati Acea (l’associazione dei costruttori europei), riferiti a marzo. La crescita, infatti, c’è stata ma in misura inferiore rispetto ai primi due mesi dell'anno. Le immatricolazioni sono state 1.744.986, il 5,7% in più dello stesso mese 2015. In questo modo, nei primi tre mesi dell'anno le consegne sono state 3.931.903, con un incremento del 8,1% sull'analogo periodo dell'anno scorso.


Di fronte ad un andamento di questo genere, i commenti dei protagonisti del settore si sono quindi diversificati.
Secondo Unrae (l’associazione delle case automobilistiche estere), il mercato europeo delle auto è cresciuto, “ma è ancora lontana dal proiettare i 16 milioni di vetture nuove che si videro nel 2007”. La stessa Unrae, poi, approfitta per dare una fotografia della consistenza totale del parco auto che in Europa vale 250 milioni di vetture. Quello italiano è il secondo parco auto per dimensione dietro a Germania, davanti a Francia, UK e Spagna. In termini di età, l'Italia, tra i 5 Major Market, è seconda dietro la Spagna e 13/esima tra i 28 Paesi dell'Unione. Segno che in molti Paesi esiste ed è sentita - conclude - l'esigenza di interventi strutturali per il rinnovamento del parco".


I concessionari d’auto riuniti in Federauto, chiedono invece di essere molto cauti nelle valutazioni e “attendere i dati del prossimo trimestre per confermare una crescita strutturale del settore”. In particolare, poi, Federauto spiega che “a marzo l'ottima performance italiana è ancora condizionata dalle forti promozioni messe in campo dalle case automobilistiche e dai concessionari. Si tratta di campagne straordinarie, concepite per spingere la ripresa di un settore fondamentale per l'economia del Paese. Ma come tutte le iniziative eccezionali, queste misure sono destinate a ridursi. Per questo occorre essere cauti nell'entusiasmo e attendere i dati del prossimo trimestre per confermare una crescita strutturale del settore”.


Più ottimista il Centro Studi Promotor che parla di una crescita “interessante anche se inferiore alla media del primo bimestre”. Promotor precisa che “la ripresa in Europa sia ben impostata e solida, anche se non impetuosa e che questo emerge con chiarezza pure dal fatto che sia in marzo che nel primo trimestre tutti i 28 mercati dell'Unione sono in crescita tranne che, nel primo trimestre, quelli di Olanda (-10,2%) e Grecia (-11,3%)”.
Promotor effettua anche una analisi a livello dei singoli Paesi, rilevando come sia l'Italia il Paese che fa registrare la crescita più sostenuta sia in marzo (+17,4%) che nel primo trimestre (+20,8%). Bene anche il mercato francese, con crescite del 7,5% in marzo e dell'8,2% nel primo trimestre, e del mercato del Regno Unito con crescite del 5,3% in marzo e del 5,1% nel primo trimestre. Ma “va invece segnalato che il rallentamento complessivo della crescita in marzo è in buona parte attribuibile ai mercati tedesco e spagnolo che, dopo aver chiuso un primo bimestre con incrementi rispettivamente del 7,8% e del 12,4%, in marzo hanno visto le loro immatricolazioni attestarsi sui livelli del 2015”.

Andrea Zaghi