Rapporto Cresme: ancora crisi nel settore costruzioni
Quinto anno consecutivo di calo degli investimenti
Roma, 9 novembre 2011 - Il Direttore del Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l'Edilizia e il Territorio) Lorenzo Bellicini, ha presentato a Milano il rapporto annuale condotto dall’istituto, ed ha commentato la caduta degli investimenti complessivi. Nel 2011 c’è stata una flessione del 3,5% ed il calo è stato confermato per il quinto anno consecutivo, sottolineando come il fenomeno sia legato all’andamento negativo dell’edilizia tradizionale. L’unico dato incoraggiante viene dall’analisi degli investimenti in impianti fotovoltaici ed energie rinnovabili. Riclassificando il valore degli investimenti tenendo conto dei 26,2 miliardi delle rinnovabili il dato negativo del 2011 si trasforma in una crescita dello 0,4 per cento.
La ricerca condotta dal Cresme evidenzia la riorganizzazione del settore dell’edilizia, che vede molte imprese di costruzione a rischio chiusura ed altre pronte a cogliere nuove opportunità nei settori promettenti, come quello appunto delle energie rinnovabili.
Tra i due grandi comparti dell’edilizia tradizionale, nuove costruzioni e rinnovo, prevalgono gli investimenti nel secondo settore, che riguarda la manutenzione straordinaria, ordinaria ed il settore delle rinnovabili.
In controtendenza appaiono le grandi opere, con un aumento degli investimenti di importo superiore a 100 milioni di euro. Maggiori investimenti infatti vengono riservati nelle opere pubbliche infrastrutturali di grande entità, a danno delle reti urbane, con un ulteriore riduzione degli investimenti dei comuni.