Rapporto Cresme-Unioncamere, nel 2013 crollo del mercato delle grandi opere
Unioncamere lancia un allarme. In controtendenza l'edilizia sostenibile
Torino, 5 febbraio 2014 – Allarme di Unioncamere sull’andamento del mercato delle opere pubbliche. A causa del perdurare della crisi, nel 2013 è stata registrata una diminuzione degli investimenti e dei cantieri, eccetto che per l’edilizia sostenibile.
I dati sono contenuti nel rapporto “Il Partenariato Pubblico e Privato e l`edilizia sostenibile in Italia nel 2013”, curato da Unioncamere, e realizzato in collaborazione con Cresme Europa Servizi. Stando alla ricerca, dunque, nell`ultimo biennio, con l`aggravarsi della crisi e i tagli alla spesa pubblica, il mercato delle opere pubbliche è crollato. La flessione colpisce sia le opere pubbliche di sola esecuzione, sia il partenariato pubblico e privato cioè il comparto su cui tanto si punta per rilanciare la spesa infrastrutturale del Paese. Le difficoltà del partenariato, fa notare Unioncamere, dopo il crollo degli importi in gara del 2012 (-41%), persistono anche nel 2013 (-34%). Alla base delle difficoltà, secondo l’indagine, i problemi di accesso al credito, che hanno determinato il crollo del mercato delle grandi infrastrutture di importo unitario elevato, e diverse criticità legate all`intero percorso decisionale, tecnico e di realizzazione delle opere.
Unioncamere, tuttavia, fa notare che contemporaneamente al crollo del mercato delle grandi infrastrutture, nel 2013 si è osservata una fase di crescita della domanda di interventi di importo medio-grande provocati dalle iniziative di riqualificazione urbana. Rientrano in questi casi le iniziative per l`edilizia sostenibile.
“In un mercato come quello delle opere pubbliche, ancora fortemente in crisi, lo sviluppo sostenibile e la tutela dell`ambiente sono leve importanti per rimettere in moto investimenti e occupazione – ha spiegato il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello -. E` un ambito che coinvolge asset strategici del Paese e che riguarda interventi indispensabili per mettere in sicurezza i nostri territori: i beni culturali, il riassetto di comparti urbani, l`edilizia scolastica e sociale, le strutture dedicate al tempo libero, al turismo. E` una strada da percorrere con convinzione mettendo insieme le forze di tutti”.
A conti fatti quindi, il partenariato pubblico-privato per le grandi opere è crollato del -52%, mentre appunto l'edilizia sostenibile ha fatto registrare un +30%.