Saccomanni (Bankitalia): Per la crescita economica del Paese occorre puntare sulle infrastrutture
Potenziarle ma favorendo la liberalizzazione per non incidere sui conti pubblici
Roma, 10 giugno 2011 - Il direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni, oggi a Firenze per la presentazione del rapporto annuale sull'economia della Toscana, ha dichiarato che per sostenere la crescita del Paese è necessario "recuperare efficienza e potenziare la dotazione di infrastrutture, con misure che non incidano necessariamente sui conti pubblici".
Nel corso del suo intervento, Saccomanni ha poi precisato che occorre evitare "tagli non selettivi colpiscono allo stesso modo le spese produttive e quelle improduttive, con effetti particolarmente dannosi in un momento in cui è necessario sostenere la ripresa dell'attività
economica".
E' dunque "opportuno procedere con tagli selettivi; i tagli vanno individuati sulla base di analisi approfondite, che prendono il nome di spending review, dei meccanismi che regolano le singole voci di spesa, studiandone le procedure, le norme, le consuetudini.
Fabrizio Saccomanni ha evidenziato che consolidare le finanze pubbliche e tornare alla crescita economica sono obiettivi irrinunciabili e non inconciliabili.
Nel confronto europeo l'Italia presenta una dotazione di infrastrutture "inferiore rispetto ai principali paesi europei, in particolare rispetto alla Germania e al Regno Unito". Le infrastrutture "sono un caso in cui ben risalta la difficoltà dell'azione pubblica in Italia". L'analisi di Saccomanni segnala che "La spesa pubblica è da noi, rispetto ai principali paesi europei, più inefficiente, per l'incertezza dei programmi, le carenze nella valutazione dei progetti e nella selezione delle opere, la frammentazione e sovrapposizione di competenze, l'inadeguatezza delle norme che regolano l'affidamento dei lavori e le verifiche sugli avanzamenti. Sono gravi e diffuse la corruzione e le infiltrazioni della criminalità organizzata". Alla minore dotazione fisica di infrastrutture - ha osservato - non ha fatto tuttavia riscontro negli scorsi decenni una spese pubblica per investimenti inferiore. I costi di costruzione delle infrastrutture si sono rivelati in molti casi significativamente superiori a quelli dei principali paesi europei. È quindi necessario recuperare efficienza”
"Per la crescita bisogna dunque puntare sulla liberalizzazione dei mercati, sulla crescita delle infrastrutture che accrescono poi il potenziale di crescita dell'economia: sono queste due strade che bisogna percorrere contemporaneamente perché queste due cose fatte insieme agiscono positivamente sui mercati facendo ridurre il costo del capitale”, ha precisato il direttore generale di Bankitalia, concludendo il suo intervento.