Salerno-Reggio Calabria, Renzi: basta con i pregiudizi. L'Italia riparte da qui
Il Premier Matteo Renzi all'abbattimento dell'ultimo diaframma della Galleria Mormanno sulla A3




Cosenza, 10 marzo 2016 - "In questo cantiere tagliamo i pregiudizi nei confronti del nostro Paese. Ci vuole l'Italia che corre e che fa le cose e non che ingrassa i conti correnti degli avvocati per le varie cause". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, all’abbattimento dell'ultimo diaframma della Galleria Mormanno Nord, sulla A3 Salerno-Reggio Calabria. Alla cerimonia erano presenti il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio ed il Presidente di Anas Gianni Vittorio Armani.
Nel cantiere del macrolotto 3.2, l’ultimo per l’ammodernamento dell’autostrada, gli elmetti gialli ed arancioni di operai, ingegneri, donne ed uomini impegnati nei lavori (1.350 addetti) si sono accalcati davanti alla parete di roccia da abbattere, venuta giù poco prima dell’una.
"La Salerno-Reggio Calabria era diventata il simbolo di quello che non va - ha incalzato Renzi -. Con la stampa estera quando ho annunciato per il 22 dicembre la conclusione dei lavori di ammodernamento e l'inaugurazione, si sono messi a ridere. E ridevano dell'Italia. Oggi oltre alle cravatte dobbiamo tagliare i pregiudizi su questo Paese. Con questo cantiere avete la possibilità di dimostrare che l'Italia sa fare le cose e che l'Italia è tornata".
Il Premier ha ribadito che "se in Europa si parlasse più di investimenti e meno di austerity sarebbe meglio e i Paesi funzionerebbero meglio" e ha quindi spinto l’acceleratore affermando che "qui c’è un Paese da rimettere in moto, e costi quel che costi lo rimettiamo in moto. Abbiamo bisogno del lavoro di tutti".
"Se smettiamo di lamentarci - ha continuato - torniamo ad essere guida in una Europa smarrita. Ci vogliono gli italiani. Quando chiedo impegno agli italiani - ha aggiunto - non è per avercela contro i gufi ma perché noi vogliamo che Italia torni a credere in se stessa. Ecco perché serve il richiamo alla fiducia".
Il Mezzogiorno, il futuro, i ragazzi
Riporteremo il Mezzogiorno "com'era all'inizio dell'unificazione, la guida del Paese", ha detto Renzi proseguendo il suo discorso. "Quando i ragazzi vanno via dalla loro terra per trovare un lavoro è una delusione ed un dolore per tutti".
"Quello di oggi è solo l'inizio di una ripresa italiana. Investimenti in Calabria e Sicilia, Matera e grandi operazioni in Campania e penso a Bagnoli". E parlando di infrastrutture anche ferroviarie, ha aggiunto che "non è possibile che l'Alta Velocità si fermi a Salerno. Cristo si è fermato a Eboli e l'alta velocità si ferma a Salerno. Bisogna che arrivi a Reggio Calabria".
"Noi il Mezzogiorno lo riprendiamo punto per punto, centimetro per centimetro, e lo portiamo a essere quello che era all'inizio del processo di unificazione, la guida", ha concluso il Premier.