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Briciole di pane

Salini aumenta ricavi e margini

Valore della produzione a 1.838 milioni, Ebitda in progresso del 12%

Roma, 29 maggio 2013 – In attesa di completare il matrimonio con Impregilo dopo l'Opa da 500 milioni che l'ha portato a detenere il 90% della società, il gruppo romano Salini archivia il bilancio 2012 con un incremento del 30% del valore della produzione, a quota 1.838 milioni di euro e realizzato per circa l'88% all'estero. L'Ebitda si attesta a 189,6 milioni di euro (+12%), corrispondente a un margine del 10,3%, mentre l'Ebit è pari a 97 milioni (la crescita sull'anno precedente è dell'8,5%). I risultati, spiega la società romana in una nota diffusa ieri, sono confrontati con quelli del 2011 del ramo d'azienda delle costruzioni della Salini costruttori per consentire il confronto su un perimetro omogeneo.
Tornando ai numeri, l'utile consolidato ante-imposte è di 369,5 milioni, con una componente straordinaria (+274 milioni) ascrivibile agli effetti della valutazione al patrimonio netto della partecipazione in Impregilo. L'utile netto di pertinenza del gruppo ammonta invece a 324,4 milioni. A fine 2012 la società registra un indebitamento finanziario netto di 163,2 milioni di euro dopo aver effettuato investimenti in azioni Impregilo per complessivi 297 milioni (di cui 174 milioni durante il 2012)-, in miglioramento rispetto a quanto segnato dallo stesso al primo semestre del 2012 che riportava una esposizione pari a 231,4 milioni. Il portafoglio ordini ammonta a 9,6 miliardi di euro, un valore, spiega il gruppo, «che rappresenta una eccellenza alla luce del notevole incremento dei volumi di produzione realizzato nel corso del 2012, confortando le attese sulla crescita per i prossimi anni nonché le scelte effettuate in termini di mercati e segmenti».
Quanto ai primi mesi del 2013, l'andamento della gestione, chiarisce sempre la società, «risulta coerente con le principali linee del piano industriale 2013-2015 e consente pertanto di avvalorare l'aspettativa che gli obiettivi di crescita in termini di volumi produttivi e di margini operativi possano essere conseguiti nell'orizzonte di piano». Sempre ieri poi il cda del gruppo ha deliberato di formulare all'assemblea degli azionisti una proposta di dividendo per complessivi 13 milioni.
Nel comunicato, la società romana ricorda che la fusione con Impregilo darà vita «a un gruppo con competenze e dimensioni idonee per competere su scala mondiale». La macchina incaricata di creare il campione nazionale delle costruzione marcia già a pieni giri. Nei giorni scorsi sono stati infatti nominati gli advisor: la banca d'affari Goldman Sachs per coadiuvare la società in tutti gli aspetti dell'operazione e Angelo Provasoli (ex rettore dell'Università Bocconi e oggi presidente del gruppo Rcs) come esperto indipendente che dovrà redigere la perizia valutativa di supporto al consiglio di amministrazione per determinare il concambio tra le azioni Impregilo e Salini (non quotata).
 

Ce. Do. (Il Sole 24 Ore)