Sblocca Italia, alle grandi opere lo 0,3% del Pil
La somma di 4,5 miliardi di euro sarebbe dedicata ogni anno alle infrastrutture strategiche

Roma, 1 agosto 2014 - Lo 0,3 del Pil, pari a 4,5 miliardi di euro, dedicato stabilmente ogni anno alle infrastrutture strategiche. E’una delle norme più innovative contenuta nella bozza di decreto legge esaminata ieri sera dal Consiglio dei ministri.
Si tratta del decreto chiamato Sblocca Italia, che dovrebbe contenere l'accelerazione sui fondi Ue, le semplificazioni per l'edilizia privata, la riprogrammazione della legge obiettivo, il finanziamento di un numero ristretto di grandi opere, la riforma dei porti, la riforma degli incentivi per il project financing e per la banda larga, e il rifinanziamento del "piano città" e del "piano 6mila campanili".
Il provvedimento, ha fatto sapere la presidenza del Consiglio, sarà messo in consultazione pubblica per un mese, per raccogliere il parere dei cittadini. Il capitolo più sostanzioso, riguarderà proprio le infrastrutture, con il finanziamento delle opere immediatamente cantierabili, dall'alta velocità ferroviaria Napoli-Bari ad alcune infrastrutture stradali nazionali e alle opere locali segnalate dai sindaci a Palazzo Chigi.
Tra gli altri provvedimenti esaminati dal CdM, è stato approvato il documento "La nuova PAC: le scelte nazionali – Regolamento (UE) n. 1307/2013", che consente al Ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina, di comunicare all’Unione europea, entro il termine stabilito del 1 agosto, le scelte nazionali relative all’applicazione della riforma della nuova PAC fino al 2020.
La nuova Politica agricola comune 2014-2020, la norma fondamentale per il settore primario, assegna all’Italia una dotazione di 52 miliardi di euro. Circa 27 miliardi di euro sono a disposizione del nostro Paese per gli aiuti diretti del I° Pilastro (Pagamenti diretti), completamente finanziati dall’Europa. Per le misure del II° Pilastro (Sviluppo rurale) sono previsti investimenti per 21 miliardi di euro, stanziati per metà da Fondi europei e per metà da una quota nazionale. A questi va aggiunta una quota relativa ai finanziamenti dell’OCM (Organizzazione comune di mercato) di circa 4 miliardi di euro. Alle imprese agricole condotte da giovani verranno destinati 80 milioni di euro all'anno con la maggiorazione del 25% degli aiuti diretti per 5 anni.
Infine, il Consiglio dei Ministri ha autorizzato il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, per l’anno accademico 2013/2014, ad assumere a tempo indeterminato, n. 276 docenti di I e II fascia, e a trattenere in servizio n. 23 docenti per incarichi di insegnamento nelle Accademie e nei Conservatori di Musica. Le assunzioni autorizzate consentiranno l’immissione in ruolo dei restanti docenti attingendo dalle graduatorie nazionali nonché da quelle ad esaurimento delle singole istituzioni Afam.