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Briciole di pane

Sblocca Italia, Ance: non fa ripartire l'economia. Filiera dell'edilizia è allo stremo

Niente risorse e poca concorrenza le falle del decreto

Roma, 26 settembre 2014 - Non soddisfano i costruttori le misure in materia edile previste dal Decreto Sblocca Italia. “Ci aspettavamo molto di più da questo provvedimento che doveva creare le condizioni per la crescita economica e invece si infrange sul muro dell’austerità”: ha spiegato il Presidente Ance, Paolo Buzzetti, nel corso dell’audizione che si è tenuta questa mattina presso la Camera dei deputati sul dl Sblocca Italia. “Nonostante alcuni buoni interventi normativi, come quelli sugli affitti, la cura non è proporzionata alla gravità della malattia, anche sul mercato della casa”.


“Tutti i dati più recenti parlano chiaro: la situazione è disperata. Il mercato interno è fermo perché la filiera dell’edilizia è ferma”, ha sottolineato Buzzetti. Troppi i punti dolenti: “nessuna risorsa aggiuntiva, ma solo riprogrammazione di quelle esistenti destinate alle grandi opere, ancora troppo poca la concorrenza nelle gare soprattutto quelle che riguardano i concessionari”.


Quando invece, ha continuato il Presidente dei costruttori, si doveva puntare principalmente “sulla manutenzione del territorio, sulle scuole e la riqualificazione delle città per fare cose urgenti e immediatamente tangibili sia in termini di occupazione che di fiducia nel futuro”.
La speranza ora è tutta riposta nella legge di stabilità che Buzzetti definisce “ultima chiamata per l’Italia”.

“Cominciamo subito a tirare fuori dal Patto di stabilità tutte le spese per la manutenzione, la messa in sicurezza e le grandi opere di collegamento europeo e facciamo le gare con meccanismi di trasparenza e di tutela della concorrenza”.