Sblocca Italia, le misure per l'edilizia. Il governo punta a prorogare i bonus sulle ristrutturazioni
Lupi, sulla casa dal 'rent to buy' al canone concordato
Roma, 15 settembre 2014 - Il provvedimento 'Sblocca Italia' pubblicato in Gazzetta Ufficiale prevede anche misure per la casa: dal rent to buy agli affitti a canone concordato fino alle semplificazioni burocratiche per le ristrutturazioni edilizie, inclusi anche gli accorpamenti di appartamenti contigui. Sono molte quindi le novità del pacchetto casa illustrate dal ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi.
In particolare, una misura innovativa è il cosiddetto "rent to buy", cioè l'affitto più la promessa di acquisto. "Le agevolazioni - ha spiegato Lupi - vengono allargate anche ai privati. Oggi inizi a pagare e alla fine del settimo anno potrai acquistare la casa con le agevolazioni che sono già previste" per gli alloggi sociali.
Secondo il ministro, un'altra misura che "avrà grande successo" sono le agevolazioni fiscali per chi acquista un alloggio e lo mette in affitto a canoni concordati. In pratica, ha riferito il ministro, "se acquisti una casa per fare un investimento e per otto anni lo metti in affitto a canone concordato, in qualunque città si trovi potrai ottenere uno sconto fiscale (si tratta di deduzioni) del 20% fino a 300mila euro che equivale a 60mila euro che verranno restituiti in otto anni dal fisco. Il vantaggio fiscale scatta da quanto metti l'appartamento in affitto".
Questo, ha precisato Lupi, "è un segnale fortissimo, è una misura che serve per risolvere l'emergenza affitti, ma la condizione è che l'affitto sia a canone concordato".
Tra le misure ci sono anche semplificazioni burocratiche a favore delle famiglie che intendono frazionare o accorpare appartamenti o procedere con lavori di ristrutturazioni in casa che modificano le superfici interne senza però toccare la volumetria nei muri portanti.
"Queste misure - ha spiegato Lupi - rientrano nelle politiche per la casa e vanno incontro alle esigenze delle famiglie". L'accorpamento o il frazionamento degli appartamenti "non viene più classificato come ristrutturazione edilizia, ma come manutenzione straordinaria. Non necessita quindi il permesso di costruire e gli oneri sono solo quelli dell'urbanizzazione".
In pratica, ha sottolineato il ministro, "si riducono oneri e tempi". Quanto ai lavori in casa, Lupi ha chiarito che "non cambia la volumetria e non si toccano i muri portanti. Ci sarà uno snellimento burocratico perchè da ora in avanti servirà soltanto una dichiarazione burocratica di un tecnico abilitato che costata che non si interviene sulle parti strutturali: basta una semplice comunicazione". Inoltre, "non si pagano più gli oneri di accatastamento".
Novità anche sul permesso di costruire in deroga. "Oggi viene rilasciato solo per gli edifici di interesse pubblico, con il decreto vale anche per le aree industriali dismesse per incentivare la riqualificazione, no per un'ulteriore cementificazione del territorio".
Inoltre, il ministro ha riferito che il governo punta a prorogare anche per il 2015 i bonus sulle ristrutturazioni edilizie, sia quello del 50% sulle ristrutturazioni semplici sia quello del 65% per la riqualificazione energetica.
Infine, Lupi ha chiarito che "il regolamento edilizio unico non è entrato nel decreto perchè non si può intervenire per decreto dal momento che tocca il titolo V della Costituzione e i rapporti con gli enti locali. Non abbiamo potuto metterlo non perchè non lo condividiamo", ha concluso Lupi.