Sblocca Italia, pioggia di euro per le infrastrutture
Oltre un miliardo per le opere antidissesto idrogeologico. Via alla consultazione pubblica

Roma, 4 agosto 2014 - Lo "Sblocca Italia" è all'esame pubblico. Dopo che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ne ha illustrato i contenuti venerdì scorso, oggi si apre la fase di consultazione sulle linee guida. I cittadini possono scrivere a rivoluzione@governo.it (specificando nell’oggetto della e-mail: sblocca Italia) e fare le proprie osservazioni. Alla conferenza stampa hanno partecipato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, il Ministro dell’economia e delle finanze Piercarlo Padoan, il Ministro dello sviluppo economico Federica Guidi ed il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Maurizio Lupi.
Il Consiglio dei ministri di fine vacanze, prevedibile per il 27 o 28 agosto, potrebbe approvare il disegno di legge e un decreto legge per rendere operativi gli interventi previsti. Il cosiddetto Sblocca Italia è un maxi disegno di legge, in dieci capitoli, per rilanciare i cantieri, che movimenterà 30 miliardi di euro, di cui almeno il 50% delle risorse sono private.
I primi due capitoli riguardano infrastrutture e comuni. Per le Grandi Opere, la manovra prevede di attivare 95 mila nuovi posti di lavoro per un totale di 348 mila posti di lavoro, mentre nei piccoli Comuni sono previsti 2mila interventi per un valore complessivo di 1300milioni, solo come prima fase.
Per le autostrade ci sono investimenti aggiuntivi per oltre 10 miliardi ed il contenimento dei pedaggi autostradali. La manutenzione di strade e ferrovie include interventi per la messa in sicurezza pari a 1miliardo per un totale di 12mila posti di lavoro.
Sblocca Dissesto
Anche le opere antidissesto idrogeologico sono comprese nei piani dello Sblocca Italia: 570 cantieri per un valore di 650 milioni di euro. Ci sono poi le opere idriche (depuratori, reti e collettori fognari) dalla Campania alla Sicilia, per le quali si stima che entro il 2014 verranno aperti 104 cantieri per un valore di 480 milioni di euro.
Un totale di 1.130 milioni di euro e circa 32.000 occupati. "Con lo sblocca dissesto e opere idriche - ha spiegato Erasmo D'Angelis capo di #italiasicura, la struttura di missione di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche - apriamo cantieri e mettiamo a gara entro il 2014 circa 1,1 miliardi di euro di opere urgenti".
"Sono interventi - ha aggiunto - già finanziati e in ritardo di anni o addirittura decenni, incagliati tra conferenze di servizio, che somigliano ormai a consigli di sicurezza dell'Onu dove ogni veto posto da uno dei venti e passa soggetti fermava tutto, tra attese con tempi incomprensibili di firme e pareri, il patto di stabilità in alcune regioni dove gli interventi contro il dissesto non sono stati inseriti tra le priorità, ricorsi al Tar e i freni di una macchina della pubblica amministrazione non efficiente".
Non c’è soddisfazione per l’azione del governo, però, al Consiglio nazionale dei geologi. Il suo presidente Gian Vito Graziano ha segnalato “l’immutata mancata attenzione per il territorio e l’incapacità persino di comprendere il concetto di prevenzione”. Una nota stampa stila i numeri del dissesto: “dai 100 eventi meteo all'anno con danni ingenti registrati fino al 2006 siamo passati al picco di 351 del 2013 e ad oltre 100 nei soli primi 20 giorni del 2014. Da ottobre 2013 all’inizio di aprile 2014 sono stati richiesti dalle Regioni 20 Stati di emergenza con fabbisogni totali per 3,7 miliardi di euro”.
Ma il dramma è soprattutto quello umano. “Sempre con immutato rispetto delle vittime, è ora giunto il momento di dire le cose sino in fondo”, ha sottolineato Graziano che punta il dito “forse piuttosto che occuparsi della riforma del Senato, il Parlamento avrebbe dato priorità ad altre norme, dai presidi territoriali all'inserimento del geologo di zona negli organici dei Comuni”.
“Se un esperto avesse potuto valutare lo stato dei nostri corsi d'acqua - ha concluso Graziano -, ne avrebbe segnalato le ostruzioni come elemento di forte pericolosità”.