In Sintonia per i tedeschi
Aeroporti e autostrade all'asta le concessioni Hochtief
Milano, 25 marzo 2011 - Nel vivo della gara si entrerà tra un paio di settimane quando Deutsche Bank e Royal Bank of Scotland, gli advisor incaricati dal colosso tedesco Hochtief, spediranno gli inviti a offrire ai candidati con cui sono già intercorsi contatti preliminari. E tra i destinatari figurerà anche Sintonia, la holding per le infrastrutture guidata dalla Edizione dei fratelli Benetton in alleanza con Goldman Sachs, Mediobanca e Gic, il fondo sovrano di Singapore.
In vendita andrà la Hochtief concessioni, una delle cinque divisioni del gruppo con base a Essen che fino a due mesi fa è stato sotto takeover da parte della Acs di Fiorentino Perez, prima che venisse sancita una pace armata che ha fermato al 30% gli spagnoli (l'opa di Madrid è andata deserta). Anzi, la decisione di mettere sul mercato il ramo concessioni è frutto del compromesso firmato tra Acs e il ceo Herbert Lutkestratkbtter per focalizzare Hochtief su costruzioni e infrastrutture tra Europa e Nordamerica. Dalla vendita è atteso un beneficio di rilievo per abbattere i 3,8 miliardi di debiti (oltre un quarto scadono l'anno prossimo) gravanti sul gruppo tedesco che ha tra i suoi azionisti anche la Qatar holding con il 9,1%.
In realtà la divisione messa all'asta potrebbe essere oggetto di una strategia di dual crack, visto che i tedeschi valutano anche la strada parallela di una ipo in Borsa. Ma le candidature pervenute portano a pronosticare la raccolta di offerte per il 100%. In effetti, non c'è solo Sintonia, dove il dossier è allo studio dell'ad Stefano Cao, che ha già preso contatti con banche d'affari e consulenti nonché con i vertici della controllata Aclancia-Autostrade in vista di un possibile coinvolgimento nell'offerta. Anche Macquarie, Axa e Goldman Sachs infrastructure e Gic sono attesi ai nastri di partenza per aggiudicarsi un pezzo di pregio del business di Hochtief.
Gli asset principali del ramo concessioni includono aeroporti e autostrade, nonché la gestione di un centinaio di scuole su appalti delle comunità locali e perfino 18 stazioni di polizia in Canada, nella provincia dell'Ontario, con la veste di contractor. Nel complesso si tratta di 1,6 miliardi di net acset value e un portafoglio lavori di quasi 850 milioni tra opere da realizzare e poi gestire su base concessionaria. La parte del leone con 1,2 miliardi di nav la fanno gli aeroporti in virtù delle partecipazioni negli scali di Atene (26,7%), Düsseldorf (20%), Amburgo (34,8%), Tirana (47%), Budapest (37,3%) e Sydney (5,6%). Snodi che totalizzano 95 milioni di passeggeri all'anno. Segue il settore strade con 242 milioni di nav e un network di 750 chilometri con il bypass tra la Turingia e Gotha, la North highway in Austria, i due tratti a pedaggio in Grecia Maliakos-Kleidi e Elefsina-PatrassoTakona, le Autopista Vespucio norte express e San Cristobal in Cile.
Queste ultime infrastrutture potrebbero tra l'altro combinarsi con gli interessi che Mancia ha in partnership con il gruppo Gavio nel Paese andino. E cioè la Autostrade Sudamerica che ha in corso la procedura di quotazione alla Borsa di Santiago. Tra l'altro la pipeline di offerte Hochtief per aggiudicarsi nuove concessioni stradali è piuttosto ricca: include 12 progetti in India in joint venture con Tata e Srei, la Dl motorway in Slovacchia, altri lavori in Olanda e la gara per alcune tratte negli Stati Uniti.