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Briciole di pane

Siteb: filiera asfalto allo stremo

"Negli ultimi 36 mesi 3 imprese su 10 sono fallite"

Roma, 21 novembre 2012 - Se da una parte ci sono stati numerosi annunci da parte del Governo per rilanciare il settore delle costruzioni, dall'altra poco e' stato fatto e infatti a fine anno manutenzioni e costruzioni stradali toccheranno il minimo storico. Dunque, "la filiera dell'asfalto e' allo stremo". A lanciare il grido d'allarme e' il Siteb, l'associazione che in Italia rappresenta il settore dei lavori stradali, nel corso del convegno di apertura di Asphaltica.

Il gravoso problema della filiera, infatti, e' riscontrabile anche dal fatto che "negli ultimi 36 mesi 3 imprese su 10 sono fallite per l'effetto congiunto del crollo dei lavori di costruzione e manutenzione delle strade, dei ritardati pagamenti da parte delle Pa e della contestuale stretta creditizia che sta lasciando senza ossigeno e liquidita' le aziende", si legge in una nota del Siteb. "I lavori di costruzione e manutenzione delle strade hanno toccato nel 2012 la quota piu' bassa registrata negli ultimi 20 anni", si legge ancora nella nota. Secondo i dati elaborati dall'associazione, "la produzione di asfalto (indice della quantita' di lavori stradali compiuti) e' passata in pochi anni dai 44-45 milioni di tonnellate annui che il Paese utilizzava per tenere in sicurezza e rinnovare la pavimentazione stradale di 7 anni fa, ai 29 milioni registrati nel 2010 e nel 2011, fino a chiudere l'anno in corso con una produzione ferma a circa 27 milioni di tonnellate, a fronte delle 40 ritenute necessarie a garantire la sicurezza sulle nostre strade".

Inoltre a causa della crisi del comparto, in tre anni sono stati chiusi numerosi impianti di lavorazione dell'asfalto, "passati di 650 del 2009 ai poco piu' di 400 di oggi". Carlo Giavarini, presidente del Siteb sottolinea che facendo un confronto con la manifestazione Asphaltica di due anni fa, si deduce che "la situazione e' decisamente precipitata: alla preoccupante crisi dei lavori, si e' aggiunto il 'cancro' dei mancati e ritardati pagamenti che e' lungi dall'essere risolto, nonostante tutte le rassicurazioni divulgate in proposito. Esistono dubbi persino sulla interpretazione del Decreto che recepisce la Direttiva Europea e nulla si dice su come verra' regolato il pregresso".