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Briciole di pane

SolarExpo 2012, per un nuovo paradigma energetico

Giunge alla XIII edizione la mostra-convegno internazionale sulle energie rinnovabili

Verona, 9 maggio 2012 – Giunge alla XIII edizione SolarExpo, la mostra-convegno internazionale sulle energie rinnovabili che si apre oggi a Verona. Compatta l’adesione di tutte le associazioni nazionali del settore per dimostrare che l’industria della green energy è in campo per la ripresa economica. Solarexpo è affiancata dalla sesta edizione di Greenbuilding, dedicata all’efficienza energetica e all’architettura sostenibile. Due eventi, un’unica visione strategica e una grande sinergia, per offrire la più completa rassegna di prodotti, tecnologie e soluzioni nell’ambito delle rinnovabili e dell’architettura sostenibile.
Ne parliamo con Luca Zingale, Direttore scientifico di SolarExpo 2012.
SolarExpo 2012 testimonia la vitalità del settore dell’energia rinnovabile e delle sue tante e giovani imprese. Quali sono i numeri quest’anno?
Solarexpo si conferma anche quest’anno come l’evento di riferimento per gli operatori e si colloca stabilmente fra i primi tre eventi fieristici al mondo specializzati nell’energia solare. Vi partecipano non solo tutti gli attori industriali nazionali delle rinnovabili, ma anche tutti i leader internazionali del solare. Posso affermare che oggi Solarexpo rappresenta una realtà da oltre 100mila metri quadri espositivi, che richiama più di 1.000 aziende espositrici, il 40% delle quali provenienti da 40 nazioni europee ed extraeuropee e oltre 70.000 visitatori professionali qualificati. Il programma convegnistico si articola su 60 appuntamenti, con oltre 6.000 partecipanti e 300 relatori nazionali e internazionali. Sono 40 le associazioni di settore coinvolte.
Il rapporto dell’Epia, l’associazione dell'industria europea del fotovoltaico, testimonia come il fotovoltaico, nonostante la crisi economica, ha continuato a svilupparsi nel 2011 e, negli ultimi 10 anni, i relativi mercati sono cresciuti più rapidamente del previsto. Qual è la sua opinione?
Un’ulteriore forte discesa dei prezzi dei moduli e l’esplosione del mercato interno cinese sono i fattori destinati a caratterizzare profondamente il mercato fotovoltaico mondiale, sempre più proiettato verso una crescita esponenziale. Sul versante produttivo, viceversa, è iniziata una fase di consolidamento a livello globale, con la previsione di un’uscita dal mercato dei player industriali più deboli. Se nei prossimi mesi saranno ancora alcune ombre a caratterizzare il settore – in particolare per il perdurare dello stato di sofferenza dell’industria manifatturiera nazionale che soffre di una scala produttiva troppo limitata – resta assodato che, nel medio termine, il mercato del solare è destinato a crescere in maniera ancor più esplosiva grazie al raggiungimento (proprio con l’Italia a fare da paese-laboratorio) della grid parity, quindi della definitiva competitività della tecnologia fotovoltaica anche senza incentivi. A questo va aggiunto il decollo definitivo del mercato interno cinese, un fenomeno che potrà alleviare la pressione competitiva dei produttori del Far East sull’Occidente.
Che cosa sta producendo in Italia l’incertezza sulle politiche di incentivazione per le energie rinnovabili e per le tecnologie per l’efficienza energetica?
L’industria mondiale del solare, in particolare quella europea, sta affrontando in questi mesi le sfide di un ridimensionamento – con evidenti implicazioni economiche e sociali - della sovracapacità produttiva che si registra attualmente a livello mondiale, a fronte di un mercato in frenata. A questo difficile quadro congiunturale su scala internazionale si aggiunge in Italia il perdurare di una condizione di grande incertezza sul futuro delle politiche di incentivazione, che riguarda tutte le energie rinnovabili e le tecnologie per l’efficienza energetica. Condizione che ovviamente si riflette appieno sulle scelte imprenditoriali, occupazionali e di investimento. Un’incertezza solo in parte interrotta dalla presentazione del nuovo conto energia per il fotovoltaico e del decreto di incentivazione per le altre rinnovabili elettriche. In fasi critiche come quella attuale, il ruolo di Solarexpo – evento di raccolta della business community nazionale e internazionale – si enfatizza in modo particolare, divenendo la ‘bussola strategica’ per la navigazione sui mercati e per affrontare le nuove sfide.
Il ministro Clini inaugura la mostra. C’è dunque molta attesa per i decreti sulle rinnovabili. Qual è l’auspicio?
Il V conto energia è un provvedimento che presenta sicuramente dei punti critici. Certamente si poteva prevedere un accompagnamento del settore alla grid parity in modo più soft; così come è stato formulato rischia di penalizzare in modo serio il settore proprio nel momento in cui si è a un passo dalla competitività economica del fotovoltaico. Per il futuro l’Italia punta comunque a rimanere il secondo mercato del solare al mondo, inoltre i prezzi delle tecnologie diminuiranno e la competitività grid parity sarà sempre più vicina. Non si deve comunque dimenticare che il provvedimento prevede un corridoio di 2-3 GW di nuova potenza installata all’anno oltre a un aumento di quota di energia rinnovabile al 2020 da 26% a 32-35%. Oggi per superare questo momento di difficoltà del mercato, ma anche di consolidamento, le aziende devono fare fronte comune e restare compatte, guardando anche ai mercati oltre frontiera. Il V conto riguarda comunque solo il fotovoltaico, ci sono poi tutte le altre rinnovabili (elettriche e termiche), che presentano importanti possibilità di sviluppo in Italia. Ma anche in questo caso, purtroppo, vi sono evidenti criticità a causa degli iter burocratici e dei sistemi di incentivazione. Nonostante queste difficoltà credo che ormai la strada sia tracciata: ci troviamo dinanzi a un nuovo paradigma energetico, fatto di rinnovabili e di efficienza energetica.

Irene Anna Leone