Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Spending review, il Ministero Infrastrutture e Trasporti fa la sua parte

Tra il 2012 e il 2013 il risparmio derivante dalla razionalizzazione degli immobili del MIT è stato di oltre 1 milione di euro, ma i margini per ulteriori risparmi sono strettissimi

Roma, 29 gennaio 2014 - In ottica di spending review 2014 e trasparenza, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti pubblica sul suo sito la lista delle sedi ministeriali. Il dicastero guidato da Maurizio Lupi gestisce, attraverso il Dipartimento delle Infrastrutture, le sedi capitoline (Ministero in Piazzale di Porta Pia, Dipartimento Trasporti in via Caraci, Comando generale Guardia Costiera in via dell’Arte) e le attività di nove Provveditorati Interregionali alle Opere Pubbliche (presto si ridurranno a sette) che si occupano di Edilizia Statale, progettazione e manutenzione di opere pubbliche, anche in convenzione con altri Enti Pubblici. Mentre il Dipartimento Trasporti, suddiviso in cinque Direzioni Territoriali (a breve scenderanno a quattro), che gestiscono gli Uffici della Motorizzazione Civile e degli USTIF – Impianti Fissi, i quali svolgono servizi di primaria importanza per il cittadino e per il trasporto anche professionale.

Anche il Corpo delle Capitanerie di Porto ha bisogno di una presenza capillare sul territorio per assicurare tutti i servizi, dal Search and Rescue (SAR) alle attività amministrative specifiche di sua competenza. Analizzando il tipo di attività svolte, sia il Dipartimento Trasporti sia il Corpo delle Capitanerie di Porto hanno bisogno di strutture per garantire quei servizi di prossimità al cittadino: Motorizzazioni per il Dipartimento Trasporti e, ovviamente, sedi a ridosso del mare per la Guardia Costiera. Tutto ciò causa l’oggettiva impossibilità a individuare spazi in uso governativo adatti ai servizi erogati.

Citando una stima del marzo 2013 dell’Agenzia del Demanio relativa al periodo 2013-2016, il MIT rileva che non ci margini di manovra troppo ampi per il Ministero di Porta Pia. L’Agenzia del Demanio ha stimato in 75 milioni i risparmi derivanti dalle razionalizzazioni tra il 2013 e il 2016 per tutto il comparto pubblico. Per il MIT i risparmi sono stati 538mila euro nel 2012 e di 525mila euro nel 2013, grazie a delle riorganizzazioni di uffici periferici, senza sacrificare alcun servizio.

Il MIT, nel “rispetto dell’attuale dettato normativo”, fa sapere anche che recederà dai contratti di locazione per la Struttura di Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali, passata da Anas al Dipartimento Infrastrutture. Mentre gli uffici territoriali SVCA troveranno presto una sistemazione presso le sedi dei Provveditorati Interregionali.

Molto presto, assicurano dal Ministero , arriverà una ricognizione dettagliata per gli altri contratti di locazione. Fa notare poi il MIT che le locazioni passive, che riguardano il Corpo delle Capitanerie di Porto, gravano per la quasi totalità sui bilanci degli enti locali. Si dividono in tre categorie gli immobili in uso al Ministero: FIP (Fondo immobili pubblici, cartolarizzazioni) e locazioni passive. Dipendono dalla funzione dell’ufficio invece i parametri di utilizzo degli immobili (rapporti mq/addetto, percentuali di occupazione, spazi di pertinenza non coperti). Per fare un esempio, gli spazi utilizzati dalla Motorizzazione Civile e dei Centri prova Autoveicoli (attività tecniche di revisione, aule per esami patenti, ecc.) non possono essere paragonabili per ampiezza a quelli di un normale ufficio. Lo stesso discorso è applicabile al Corpo delle Capitanerie di Porto.

Christian D'Acunti

  Fondo immobili pubblici

  Locazioni passive

  Immobili uso governativo