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Briciole di pane

Spunta una supertassa sui treni Ntv

Ieri sera approvato a sorpresa un emendamento al Decreto Sviluppo alla Camera

Roma, 15 giugno 2011 - Il governo pronto a mettere un sasso sui binari di Ntv, la società partecipata da Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle e Gianni Punzo. Ieri in tarda serata, il deputato del Pdl, Alessandro Pagano, ha presentato un emendamento che, di fatto, introduce una sovrattassa per i gestori di treni ad alta velocità. «Al fine di consentire uno sviluppo dei processi concorrenziali nel settore dei trasporti ferroviari, in armonia con la necessità di assicurare la copertura degli oneri per i servizi universali di trasporto ferroviario di interesse nazionale oggetto di contratti di servizio pubblico», spiega l'emendamento, «è introdotto un sovrapprezzo al canone dovuto per l'esercizio dei servizi di trasporto passeggeri a media e lunga percorrenza, non forniti nell'ambito di contratti di servizio pubblico, per la parte espletata su linee appositamente costruite e/o adattate per l'Alta velocità pari o superiore a 250 Km/h». I soldi della tassa, spiega l'emendamento, dovrebbero essere utilizzati da Rfi per diminuire i costi di accesso all'infrastruttura per i trasporti oggetto di contratti di servizio pubblico. Insomma, le imprese ferroviarie come Ntv, dovrebbero pagare una tassa per finanziare i trasporti regionali delle Ferrovie. Certo, anche Trenitalia sarebbe costretta a pagare, ma di fatto per la società pubblica i soldi passerebbero semplicemente da una tasca all'altra. Sull'emendamento Pagano, ieri sera è arrivato il parere favorevole sia dei relatori del decreto Sviluppo, Maurizio Fugatti della Lega e Francesco Marinello del Pdl, sia del governo rappresentato in commissione dal sottosegretario Alberto Giorgetti. L'emendamento, quindi, è entrato nel pacchetto omnibus votato in blocco dalla commissione. Probabilmente nell'incontro di due giorni fa tra Luca Cordero di Montezemolo e il ministro dell'economia Giulio Tremonti si era parlato della questione. II provvedimento ora, andrà in aula dove domani sarà votata la fiducia Insomma, dopo un lungo tira e molla all'interno della stessa maggioranza sulle varie proposte di modifica, le commissioni hanno approvato con un voto unico un pacchetto di circa 130 emendamenti che riunisce proposte di Pdl-Lega, opposizione e dei relatori sui quali s'è stata convergenza fra governo e maggioranza. Resta confermato lo stop alla norma sulle concessioni delle spiagge e salta l'emendamento del Carroccio sui bonus in graduatoria agli insegnanti residenti, ma ci sarà una speciale valutazione per gli istituti nelle zone svantaggiate. Confermata anche, fra le proteste del Pd, l'agenzia dei servizi idrici ma oltre alla vigilanza gli verrà affidata anche la regolazione. Novità anche sul fronte dei controlli alle imprese. La presenza dell'Agenzia delle entrate e della Guardia di finanza all'interno delle aziende non potrà durare più di 15 giorni lavorativi ma, e questa è la vera novità, nell' arco massimo di un trimestre. Approvati anche gli emendamenti che alleggeriscono le ganasce fiscali, con il divieto di pignoramento delle prime case e un tetto a 20 mila euro del debito tributario per far scattare la misura cautelare.

Andrea Bassi (Fonte: MF)