Terremoto, Ue annuncia aiuti record per ricostruzione Emilia: 670 milioni di euro
Si tratta della somma più elevata mai stanziata dal Fondo di solidarietà dell'Unione europea
Roma, 20 settembre 2012 - Arrivano i fondi europei per la ricostruzione post-sisma in Emilia Romagna. Ieri Johannes Hahn, Commissario europeo per la Politica regionale, ha annunciato la proposta della Commissione di stanziare 670 milioni di euro per l'Italia a seguito dei due gravi terremoti consecutivi, e delle centinaia di scosse di assestamento, verificatisi in Emilia-Romagna a maggio-giugno 2012 e avvertiti anche in Veneto e Lombardia.
Come si legge in una nota, si tratta della somma più elevata mai stanziata dal Fondo di solidarietà dell'Unione europea (Fsue), e serve a "coprire gli enormi costi di ripristino delle infrastrutture essenziali e di fornitura di alloggi e di servizi di soccorso nonché proteggere il patrimonio culturale della regione". Hahn, che si è recato in Emilia-Romagna in giugno, ha dichiarato: "Dobbiamo aiutare questa regione altamente produttiva a rimettersi in piedi. L'ammontare dell'aiuto è il maggiore mai erogato dal Fondo di solidarietà dell'Unione europea dalla sua istituzione nel 2002. Esso riflette l'entità dei danni provocati dal terremoto a migliaia di famiglie, alle loro case, ai loro mezzi di sostentamento e all'economia della regione in generale. La priorità è ridare un alloggio e sostenere le decine di migliaia di persone che hanno perso la casa in seguito a questo disastro epocale".
L'Italia ha presentato una domanda di aiuto tramite il Fondo di solidarietà il 27 luglio scorso, entro il termine di 10 settimane dalla data in cui si è verificato il primo danno (20 maggio). Le autorità italiane hanno indicato danni diretti per 13,3 miliardi di euro, tre miliardi di euro in più rispetto ai danni record provocati dal terremoto dell'Aquila, in Abruzzo, nel 2009. Questo importo rappresenta lo 0,86% del reddito nazionale lordo italiano e supera di quasi 4 volte le condizioni per la mobilitazione del Fondo di solidarietà, fissate a 3,6 miliardi di euro per l'Italia nel 2012 (corrispondenti tre miliardi di euro ai prezzi del 2002). La percentuale maggiore dei costi degli interventi urgenti (oltre 465 milioni di euro) si riferisce alla fornitura di strutture ricettive provvisorie per ospitare circa 43.000 persone per un massimo di tre anni. Quasi 90 milioni di euro occorrono per riparare le infrastrutture di base e oltre 60 milioni di euro è il costo dei servizi di soccorso. I finanziamenti potranno infatti essere usati anche retroattivamente, per spese sostenute fino dal primo giorno del terremoto. Non sono previsti finanziamenti, invece, per le riparazioni di case private, ha precisato il commissario Hahn.
Soddisfatto il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani, che ha definito la decisione "molto positiva" e giunta in "tempi rapidi", il ché dimostra come l'Europa sia "vicina ai cittadini" che hanno bisogno del suo sostegno. Il commissario ha anche fatto sapere che non sono ancora state espletate dalle autorità italiane tutte le pratiche necessarie affinché Bruxelles possa procedere all'erogazione dei 18 milioni di euro di aiuti stanziati in favore delle regioni Liguria e Toscana dopo le alluvioni dello scorso autunno. Aiuti che hanno avuto il via libera definitivo del Parlamento europeo lo scorso giugno.
Pronto il ringraziamento della Regione Emilia Romagna. "Voglio ringraziare la Commissione europea, in particolare il commissario per la Politica regionale Johannes Hahn e il vicepresidente Antonio Tajani, per l'importantissimo contributo a favore della nostra regione e delle altre zone colpite dal sisma, frutto di una collaborazione e di un lavoro svolti insieme al dipartimento nazionale della Protezione civile con le Regioni", ha dichiarato il presidente dell'Emilia Romagna e commissario delegato per la ricostruzione, Vasco Errani. Positivi anche i commenti del presidente del Veneto Luca Zaia e del presidente della Lombardia Roberto Formigoni, che si è augurato "un equo riparto dei fondi, correlata alla percentuale dei danni indicata".
Come si legge in una nota, si tratta della somma più elevata mai stanziata dal Fondo di solidarietà dell'Unione europea (Fsue), e serve a "coprire gli enormi costi di ripristino delle infrastrutture essenziali e di fornitura di alloggi e di servizi di soccorso nonché proteggere il patrimonio culturale della regione". Hahn, che si è recato in Emilia-Romagna in giugno, ha dichiarato: "Dobbiamo aiutare questa regione altamente produttiva a rimettersi in piedi. L'ammontare dell'aiuto è il maggiore mai erogato dal Fondo di solidarietà dell'Unione europea dalla sua istituzione nel 2002. Esso riflette l'entità dei danni provocati dal terremoto a migliaia di famiglie, alle loro case, ai loro mezzi di sostentamento e all'economia della regione in generale. La priorità è ridare un alloggio e sostenere le decine di migliaia di persone che hanno perso la casa in seguito a questo disastro epocale".
L'Italia ha presentato una domanda di aiuto tramite il Fondo di solidarietà il 27 luglio scorso, entro il termine di 10 settimane dalla data in cui si è verificato il primo danno (20 maggio). Le autorità italiane hanno indicato danni diretti per 13,3 miliardi di euro, tre miliardi di euro in più rispetto ai danni record provocati dal terremoto dell'Aquila, in Abruzzo, nel 2009. Questo importo rappresenta lo 0,86% del reddito nazionale lordo italiano e supera di quasi 4 volte le condizioni per la mobilitazione del Fondo di solidarietà, fissate a 3,6 miliardi di euro per l'Italia nel 2012 (corrispondenti tre miliardi di euro ai prezzi del 2002). La percentuale maggiore dei costi degli interventi urgenti (oltre 465 milioni di euro) si riferisce alla fornitura di strutture ricettive provvisorie per ospitare circa 43.000 persone per un massimo di tre anni. Quasi 90 milioni di euro occorrono per riparare le infrastrutture di base e oltre 60 milioni di euro è il costo dei servizi di soccorso. I finanziamenti potranno infatti essere usati anche retroattivamente, per spese sostenute fino dal primo giorno del terremoto. Non sono previsti finanziamenti, invece, per le riparazioni di case private, ha precisato il commissario Hahn.
Soddisfatto il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani, che ha definito la decisione "molto positiva" e giunta in "tempi rapidi", il ché dimostra come l'Europa sia "vicina ai cittadini" che hanno bisogno del suo sostegno. Il commissario ha anche fatto sapere che non sono ancora state espletate dalle autorità italiane tutte le pratiche necessarie affinché Bruxelles possa procedere all'erogazione dei 18 milioni di euro di aiuti stanziati in favore delle regioni Liguria e Toscana dopo le alluvioni dello scorso autunno. Aiuti che hanno avuto il via libera definitivo del Parlamento europeo lo scorso giugno.
Pronto il ringraziamento della Regione Emilia Romagna. "Voglio ringraziare la Commissione europea, in particolare il commissario per la Politica regionale Johannes Hahn e il vicepresidente Antonio Tajani, per l'importantissimo contributo a favore della nostra regione e delle altre zone colpite dal sisma, frutto di una collaborazione e di un lavoro svolti insieme al dipartimento nazionale della Protezione civile con le Regioni", ha dichiarato il presidente dell'Emilia Romagna e commissario delegato per la ricostruzione, Vasco Errani. Positivi anche i commenti del presidente del Veneto Luca Zaia e del presidente della Lombardia Roberto Formigoni, che si è augurato "un equo riparto dei fondi, correlata alla percentuale dei danni indicata".