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Briciole di pane

Trasporti pubblici locali: per Regioni dopo manovra aumenti fino al 30% e meno servizi

E' quanto affermano in un documento che hanno approvato nella Conferenza delle Regioni

Roma, 9 dicembre 2010 - I presidenti delle Regioni protestano contro i tagli operati dalla manovra di luglio del Governo nei loro confronti (- 4 miliardi per il 2011 e -4 miliardi e mezzo per il 2012), che a loro giudizio avranno gravi ricadute sul trasporto pubblico di interesse regionale e locale "in termini di riduzione dei servizi, disagio sociale, incrementi tariffari, riduzione dell'occupazione, congestionamento del traffico e inquinamento".

E' quanto affermano in un documento che hanno approvato oggi nella Conferenza delle Regioni, nel quale scrivono che cercheranno di arrivare ad un efficientamento del sistema trasportistico nella misura minima del 2%; aumenteranno le tariffe entro il limite del 30% e ridurranno i servizi entro il limite del 15%.

I governatori chiedono al governo "di introdurre immediatamente una norma che preveda espressamente e con chiarezza la rinegoziabilità dei contratti di servizio conclusi con Trenitalia" per fare fronte, nell'interesse della collettività, "alla grave situazione determinata dalla manovra finanziaria del governo stesso". Il documento contiene una serie di osservazioni al governo, accusato di far gravare sulle Regioni il peso dei tagli con "insostenibili conseguenze di ordine economico e sociale".