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Briciole di pane

Trasporti: a Saragozza la II Conferenza su Reti TEN-T

Matteoli, la congestione penalizza la crescita dell'Ue. Servono misure condivise

Roma, 9 giugno 2010 - Si è svolta l’8 e il 9 giugno a Saragozza in Spagna, alla presenza dei ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti dell’Unione europea, la seconda Conferenza sulle reti di Trasporto Trans-europee. Per il ministro Altero Matteoli “la congestione delle reti di comunicazione trans-europee è una delle cause principali che ritardano la crescita e lo sviluppo dell’Ue”. La proposta di avviare un processo di rivisitazione delle reti TEN – T fu avanzata dall’Italia già nell’autunno del 2008, e lo scorso anno si è tenuta a Napoli la prima Conferenza sull’argomento.

Matteoli, nel corso dei lavori della Conferenza, ha affrontato con i suoi omologhi tre principali argomenti che condizionano attualmente in modo negativo l’offerta trasportistica dei Paesi dell’UE: la congestione, la saturazione e la monomodalità. Il ministro italiano ha proposto di considerare prioritari dieci Corridoi trans-europei che costituiscono “la vera spina dorsale del trasporto logistico dell’Europa” ed ha avvertito che un mancato avvio dei lavori di realizzazione di nuovi valichi ferroviari nelle Alpi e nei Pirenei “determinerebbe un danno irreversibile alla competitività e alla crescita Ue”.

Dal 1970 ad oggi - ha rilevato Matteoli - nelle Alpi non è stato realizzato alcun nuovo valico, mentre la crescita delle merci in transito è stata del 700%, passando da 20 milioni di tonnellate a 160 milioni”.

A Saragozza, l'Italia ha proposto che nel 2011 si possa arrivare a “proposte condivise sulle grandi reti europee”, capaci di evitare il blocco della crescita. Matteoli ha anche ribadito la proposta avanzata già l'anno scorso a Napoli che gli investimenti nazionali destinati alle reti Ten-T non siano soggetti ai vincoli di Maastricht, e che la strategia finanziaria per la nuova 'rete prioritaria' possa ricomprendere in “un unico quadro programmatico” i Fondi Strutturali Feser e i Fondi di Coesione Ue (47 miliardi di euro). Un accordo tra le delegazioni dei diversi Paesi Ue si è registrato sulla necessità di coinvolgere il settore privato, attraverso forme di partenariato, nella realizzazione delle grandi opere.

''Per valutare i risultati di oggi bisognera' vedere cosa succedera' il 24 giugno, nel consiglio dei ministri europeo'' ha aggiunto Matteoli che ha sottolineato che l'Italia crede nelle reti europee integrate: ''ne testimoniano i dati: negli ultimi 6 anni sono stati approvati 75 miliardi di euro di progetti, di cui 43 miliardi sono gia' opere cantierati'', in particolare per i corridoi europei 1 (Berlino-Palermo), 6 (Lione-Torino-Budapest) e 24 (Genova-Rotterdam).

A margine della Conferenza il ministro Matteoli ha incontrato il Coordinatore del Corridoio 1 Mr. Pat Cox , il vicepresidente europeo e Commissario ai Trasporti Kallas ed il ministro austriaco Doris Bures per fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto del nuovo valico ferroviario del Brennero. Matteoli ha chiesto al vicepresidente Kallas che a scala comunitaria si tenga conto di tale concreto avanzamento dell’intervento soprattutto nella definizione dei criteri di assegnazione delle risorse relative ai Fondi TEN - T. Il ministro Matteoli insieme ai ministri dei Trasporti e delle Infrastrutture francese, sloveno ed ungherese ha, inoltre, sottoscritto un Memorandum di Intenti sul Progetto prioritario 6 (Lione – Torino – Trieste – Divaccia – Lubiana – Budapest – Kiev).

  Corridoi Europei e reti Ten-T