Trasporti, si spende di più per i carburanti che per mangiare
A dirlo è la Coldiretti sulla base dei dati Istat
La gara fra alimenti e trasporti, tuttavia, è ancora sul filo di lana. Insieme, le voci di spesa assorbono quasi il 40% del bilancio delle famiglie nostrane. Sui 2.453 euro spesi in media mensilmente dalle famiglie italiane ben 471 euro (il 19,2%) - sottolinea infatti la Coldiretti - vengono destinati a trasporti, combustibili ed energia elettrica, mentre 467 (il 19%), sono spesi per l’alimentazione. Mentre il prezzo di un litro di benzina alla pompa oggi superiore a quello di un litro di vino da tavola in vendita sugli scaffali del supermercato, a quello di un litro di latte fresco e a quello di un chilo di pasta. Ciò che più conta, tuttavia, è l’osservazione delle dinamiche di mercato di questi due gruppi di beni acquistati dagli italiani. Secondo l’organizzazione dei coltivatori, infatti, “la benzina ed il gasolio hanno dinamiche molto simili a quelle degli alimenti”.
Basta qualche esempio per capire. A fronte di un crollo dei prezzi pagati agli agricoltori per la frutta estiva del 29% - dice per esempio la Coldiretti - sugli scaffali per i consumatori si registra un aumento medio dell’1,6 % (elaborazioni su dati Istat ed Ismea a luglio), una tendenza che spesso è stata osservata anche per i carburanti. Sempre secondo i rappresentanti degli agricoltori, poi, “il minor consumo da parte dei cittadini che alimenta il rischio recessione è la circostanza che accomuna la frutta alla benzina e al gasolio”. Da tutto questo le conclusioni del sindacato dei coltivatori: “In un difficile momento di crisi economica come questo, occorre vigilare per garantire la trasparenza del mercato ed evitare che distorsioni e speculazioni condizionino gli acquisti dei cittadini per beni importanti nel paniere della spesa”.