Trasporto aereo: al via due tavoli su competitività e contratto
E' quanto è stato deciso nel corso dell'incontro sul trasporto aereo, presso il Ministero delle infrastrutture
Roma, 25 settembre 2012 - Due tavoli separati per fare il punto sulle misure per rendere più competitivo il sistema dell'industria del trasporto aereo e sul contratto di settore, scaduto a dicembre scorso, che "dovrà recare una parte comune di principi generali, una parte specifica rivolta alle tipologie di business da svolgere (vettori aerei, società aeroportuali, di handler e di catering), una terza legata alla peculiarità aziendale". E' quanto è stato deciso nel corso del tavolo sul trasporto aereo, avviato ieri al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti alla presenza del sottosegretario Guido Improta, con la partecipazione di undici soggetti (quattro associazioni di categoria, quattro organizzazioni sindacali, Enac, Enav e Ministero). Le parti si sono date appuntamento per l'8 ottobre alle ore 10.
"Abbiamo cercato di proporre un metodo di lavoro che non sia dare sfogo a semplici rivendicazioni o ad un elenco delle cose che non vanno, ma la formalizzazione in maniera puntuale degli strumenti normativi e regolatori per migliorare il sistema in termini di efficienza e convenienza senza perdere di vista la salvaguardia della coesione economica e sociale, che significa garantire minore precarietà e fragilità a lavoratori e aziende ma anche condizioni per attirare nuovi capitali", ha spiegato Improta, che ha parlato di "dibattito molto costruttivo". Il settore del trasporto aereo ha bisogno di "nuove regole, nuova politica industriale, nuova organizzazione del lavoro", ha detto Improta. Questo perchè ci sono "troppi problemi che stanno mettendo a rischio il settore del trasporto aereo, i suoi assetti industriali e i connessi livelli occupazionali ma, più in generale, l'efficienza logistica e il grado di accessibilità del nostro Paese". Nel corso della riunione, ha riferito Improta, pur apprezzando l'introduzione delle linee-guida contenute nell'Allegato Infrastrutture al Documento di Economia e Finanza, si è unanimemente auspicato il varo del Piano degli Aeroporti in tempi più ravvicinati rispetto alla scadenza annunciata di fine anno poiché sarà in funzione del nuovo assetto che tutti i soggetti potranno organizzare al meglio le rispettive attività".
Soddisfatti i sindacati. "E' stato aperto un focus sul trasporto aereo, che era una richiesta datatissima dei sindacati, nell'auspicio che il 'Governo dei tecnici' sappia dare risposte alla crisi sistemica del settore", ha detto il segretario nazionale della Filt Cgil Mauro Rossi. Entro mercoledì le associazioni datoriali dovranno formalizzare la disponibilità al tavolo sui contratti, mentre entro venerdì tutti i soggetti coinvolti dovranno preparare un'analisi sintetica sulle cause della crisi. L'obiettivo del tavolo è che nell'arco di uno-due mesi si arrivi a mettere a punto un intervento regolatorio e legislativo per il settore.
Già nel decreto crescita che sarà portato il 28 settembre al consiglio dei ministri ci sono "elementi indispensabili per dare risposte concrete al sistema" del trasporto aereo, ha anticipato Improta al termine del tavolo sul settore, spiegando che per le due proposte del Dicastero il "costo è coperto". "Abbiamo proposto una norma che consente all'Enac di poter ampliare l'organico di 15 unità affinché sia garantita la funzione ispettiva - ha detto Improta -. C'è inoltre un'ipotesi di differenziazione delle tariffe per i servizi di assistenza al volo in funzione dei flussi di traffico e del numero di aeromobili".
Intanto il governo si è detto è pronto a valutare una revisione delle agevolazioni concesse alle compagnie aeree low cost. Lo ha annunciato lo stesso sottosegretario Improta, spiegando: "E' stata fatta una richiesta formale da parte di Assoaereo che il Governo valuterà nei prossimi giorni". Del resto, in Italia esiste "una asimmetria competitiva che penalizza l'industria nazionale", ha concluso Improta.
"Abbiamo cercato di proporre un metodo di lavoro che non sia dare sfogo a semplici rivendicazioni o ad un elenco delle cose che non vanno, ma la formalizzazione in maniera puntuale degli strumenti normativi e regolatori per migliorare il sistema in termini di efficienza e convenienza senza perdere di vista la salvaguardia della coesione economica e sociale, che significa garantire minore precarietà e fragilità a lavoratori e aziende ma anche condizioni per attirare nuovi capitali", ha spiegato Improta, che ha parlato di "dibattito molto costruttivo". Il settore del trasporto aereo ha bisogno di "nuove regole, nuova politica industriale, nuova organizzazione del lavoro", ha detto Improta. Questo perchè ci sono "troppi problemi che stanno mettendo a rischio il settore del trasporto aereo, i suoi assetti industriali e i connessi livelli occupazionali ma, più in generale, l'efficienza logistica e il grado di accessibilità del nostro Paese". Nel corso della riunione, ha riferito Improta, pur apprezzando l'introduzione delle linee-guida contenute nell'Allegato Infrastrutture al Documento di Economia e Finanza, si è unanimemente auspicato il varo del Piano degli Aeroporti in tempi più ravvicinati rispetto alla scadenza annunciata di fine anno poiché sarà in funzione del nuovo assetto che tutti i soggetti potranno organizzare al meglio le rispettive attività".
Soddisfatti i sindacati. "E' stato aperto un focus sul trasporto aereo, che era una richiesta datatissima dei sindacati, nell'auspicio che il 'Governo dei tecnici' sappia dare risposte alla crisi sistemica del settore", ha detto il segretario nazionale della Filt Cgil Mauro Rossi. Entro mercoledì le associazioni datoriali dovranno formalizzare la disponibilità al tavolo sui contratti, mentre entro venerdì tutti i soggetti coinvolti dovranno preparare un'analisi sintetica sulle cause della crisi. L'obiettivo del tavolo è che nell'arco di uno-due mesi si arrivi a mettere a punto un intervento regolatorio e legislativo per il settore.
Già nel decreto crescita che sarà portato il 28 settembre al consiglio dei ministri ci sono "elementi indispensabili per dare risposte concrete al sistema" del trasporto aereo, ha anticipato Improta al termine del tavolo sul settore, spiegando che per le due proposte del Dicastero il "costo è coperto". "Abbiamo proposto una norma che consente all'Enac di poter ampliare l'organico di 15 unità affinché sia garantita la funzione ispettiva - ha detto Improta -. C'è inoltre un'ipotesi di differenziazione delle tariffe per i servizi di assistenza al volo in funzione dei flussi di traffico e del numero di aeromobili".
Intanto il governo si è detto è pronto a valutare una revisione delle agevolazioni concesse alle compagnie aeree low cost. Lo ha annunciato lo stesso sottosegretario Improta, spiegando: "E' stata fatta una richiesta formale da parte di Assoaereo che il Governo valuterà nei prossimi giorni". Del resto, in Italia esiste "una asimmetria competitiva che penalizza l'industria nazionale", ha concluso Improta.