Tunnel Rapallo-Val Fontanabuona, progetto pronto entro l'autunno
L'assessore regionale Paita a Rapallo: il costo sarà contenuto e non si discosterà troppo dai 200 milioni di euro
Rapallo. Il progetto «che è un preliminare, sì, ma molto dettagliato» pronto per ottobre, al massimo ai primi di novembre, «rispettando la tempistica prevista nell'accordo che avevamo stipulato ad aprile al ministero: avevamo sottoscritto questi tempi per la progettazione finanziata al 50 per cento da Regione Liguria e al 50 per cento da Autostrade e Anas». E un costo dell'opera che «ha ancora un margine di imprecisione, ma è certamente più attorno ai 200 milioni che non ai 250 milioni di euro. Se ricordiamo che l'opera originaria stimava 400 milioni di euro, questo dato dei 200 milioni vuole dire una cosa: che abbiamo cercato di tenere ben presenti due principi. Ovvero: che il tunnel Rapallo-Val Fontanabuona serve, certo. Ma che andava progettata un'opera che si potesse davvero realizzare». L'assessore regionale alle Infrastrutture Raffaella Paita arriva alla tavola rotonda sul tunnel Rapallo-Val Fontanabuona promossa da "Civitas- informare per decidere", l'associazione civica guidata da Antonella Cerchi, con novità, dati e ottimismo. «Il preliminare molto avanzato potrà essere usato immediatamente, nell'ottica di inserire questo progetto nella Convenzione Unica e vederlo quindi finanziato nel pacchetto generale della Gronda di Ponente» afferma. Un'infrastruttura fondamentale, quella del tunnel Rapallo-Val Fontanabuona. E lo rimarca più volte, l'assessore Paita. «Se noi ragioniamo solo su costi e ricavi, non capiamo davvero la portata di quest'opera che è, prima di tutto sociale, fondamentale non solo per il giusto sviluppo della Fontanabuona ma anche della Val Trebbia, della Val D'Aveto e di tutte le zone limitrofe che meritano di essere più infrastrutturate». Allo studio, oggi, c'è anche la valutazione effettiva delle persone che potrebbero usufruire del tunnel, con dati che presto verranno resi noti. E ci saranno anche i privati, a finanziare il tunnel? «Per ora la previsione finanziaria dell'opera è costituita dalle risorse messe dalla Regione, ovvero 25 milioni di euro di Fas, dalle risorse che possono venire dal pedaggio e da quelle della convenzione con gli enti preposti - risponde l'assessore - Non è escluso che si possa concorrere alla collaborazione di privati, ma su questo a oggi non si è ancora fatto un ragionamento». Ma il tunnel sarà anche un vantaggio per Rapallo? Perché c'è anche chi lo teme, perché ha paura della concorrenza che potrebbe innescare la Val Fontanabuona. E chi - pensiamo a Chiavari - non vorrebbe che Rapallo avesse questo tunnel. Anche di questo si è ragionato ieri mattina, nella tavola rotonda con, fra i relatori, consigliere provinciale e presidente di Liguria Moderata Massimo Pernigotti, il presidente del Cor, il consorzio operatori Rapallo Enrico Castagnone, il presidente della Tomasoni Topsail Leopoldo Poppi e il capogruppo del Pd in Comune a Rapallo Mariella Gerbi. Tanto il pubblico, sotto il gazebo di piazza Venezia, nonostante il tempo non proprio clemente. «Siamo schiacciati sul mare dalle colline, avere nuove aree produttive è impossibile - afferma Antonella Cerchi - Ora, con il tunnel, potremo avere a disposizione qualcosa come 417 mila metri quadrati di nuovi insediamenti, a cui affiancare 36.500 metri quadrati di capannoni non utilizzati. È un'opera fondamentale, specie per i giovani e le giovani imprese». Una Cerchi che, ancora una volta ha rimarcato: «Faremo tanti altri incontri sui temi fondamentali di Rapallo, per discutere e ragionare insieme. Guardiamo alle elezioni? Chi fa gossip politico pensa così, ma non è il nostro obiettivo. Noi vogliamo informare i cittadini, farli partecipare. Che è il primo passo per decidere consapevolmente».