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Briciole di pane

Tutti insieme contro il Nimby

Roma, 22 maggio 2011 - "Accogliamo in pieno l'invito del ministro Romani a collaborare quando si tratta di attenuare o smantellare l'effetto Nimby, però bisogna andare ai nodi e alle priorità che consentono questa operazione, rilanciando tutti insieme la priorità degli investimenti". Cesare Trevisani, vicepresidente di Confindustria con la delega per le infrastrutture, sottolinea la sintonia con il governo sulla volontà di superare i veti che spesso vengono frapposti sul territorio nella realizzazione delle infrastrutture, ma chiede che anche questo tema sia posto dentro una più complessiva politica di rilancio delle infrastrutture.

Quali sono le misure da prendere, vicepresidente Trevisani?
Al primo posto c'è una riforma del titolo quinto della Costituzione che elimini i veti incrociati tra opere regionali e opere di interesse nazionale. Un chiarimento sulle competenze di Stato e Regioni è inevitabile per fluidificare il processo decisionale.
La riforma della conferenza di servizi vi soddisfa? Ha prodotto buoni risultati?
Passi avanti sostanziali sono stati fatti ma ora dobbiamo porci il problema di chi siede alla conferenza di servizi. È giusto che ci siano i rappresentanti istituzionali nazionali e locali, ministeri e comuni. Non si capisce però perché debbano esserci anche soggetti plurimi e intermedi che agiscono sul territorio, Some gli enti parco. La rappresentanza va data agli enti locali che sono eletti e devono rappresentare l'intero territorio.
È solo un problema di procedure?
Dobbiamo stabilire delle regole e farle rispettare, questo è evidente. Ci sono ancora troppe incertezze. Però non è solo questo il problema. È necessario che il governo riconosca la priorità al tema delle infrastrutture con decisioni e risorse adeguate. È evidente che dobbiamo ripartire dagli investimenti per fare sviluppo. È corretto scegliere con attenzione le vere priorità e su quelle investire, ma va dato un segnale forte che si riparte.

G. Sa. (Il Sole 24 Ore)