Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Ue, Crocetta: in Sicilia mancano non sole le ferrovie ma anche le autostrade

Roma 4 febbraio 2013 - "Dall'Ue mi dicono che non si fanno più investimenti su gomma, ma la Sicilia non è la Germania, l'Olanda o il Belgio. Capisco che in quelle realtà non si vogliano più fare autostrade. Ma in Sicilia le autostrade mancano, così come mancano le ferrovie. Il nostro primo obiettivo, come Regione, è il superamento del gap infrastrutturale". Così il Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, appreso dei ritardi nelle autorizzazione dei fondi strutturali, ha criticato pesantemente la politica europea sulle infrastrutture. “Molti tra più grandi porti d’Europa sono in Sicilia ma mancano i collegamenti adeguati. Abbiamo una rete ferroviaria del Novecento e una viaria dell’Ottocento”, ha evidenziato il Governatore che ha sottolineato: “Un politica fatta in questo modo rischia, di cristallizzare la storia, fossilizzare il gap tra Nord e Sud del Continente". Crocetta, che si definisce un "europeista convinto", ha chiesto "rispetto per la sua terra" ed ha parlato di "programmazioni scriteriate decise senza guardare all'interesse dei territori, in particolare del Meridione. Per questo, ha annunciato il Governatore, inviterà i commissari europei in Sicilia “per fargli capire che le loro 'misurine' burocratiche non servono". "E' necessario mettere insieme le infrastruttura portuali e aeroportuali per diventare competitivi", ha detto ancora il Presidente. Ma finora "l'Europa ci ha penalizzati. E' giusto aiutare i paesi del maghreb, ma il dialogo non può avvenire ai danni del Sud, della Sicilia, di Spagna e Grecia". Il presidente della Regione Sicilia ha inoltre affermato che “non è questo il modello di Ue che avevamo pensato". "Da una parte ci troviamo a combattere contro mafia e parassitismi, e dall'altro ci troviamo davanti un modello burocratico asfissiante. Quella che l'Unione europea sta attuando è una politica deflattiva”.

Ma da Bruxelles la prima risposta è stata altrettanto dura. Con una nota il commissario alle Politiche regionali Johannes Hahn ha fatto sapere che: “La selezione dei singoli progetti spetta alle autorità siciliane ma la strategia globale e la scelta delle principali aree di investimento è al centro di un dialogo. Serve la collaborazione fra Italia, Sicilia e Commissione Ue”. Hahn si è detto certo che “le discussioni continueranno con spirito di collaborazione” tuttavia ha posto paletti: “C’è spazio per progetti infrastrutturali. Ma quello che ci interessa è che nella riprogrammazione degli investimenti europei si ottenga il giusto mix”. La Regione Sicilia depositerà gli ultimi documenti per la programmazione dei fondi europei fra un paio di settimane: c’è dunque tempo per trattare.