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Briciole di pane

Veicoli a motore a due ruote, nel 2015 cresce il mercato europeo

In Italia record delle immatricolazioni di motocicli

Torino, 18 febbraio 2016 - L'Italia è il Paese europeo dove nel 2015 sono stati immatricolati più motocicli oltre i 50cc. Lo si deduce dai dati sul mercato dei veicoli a motore a dure ruote resi noti dall'Acem (European Association of Motorcycle Manufacturers). Ma nello scorso anno, è stato tutto sommato l’intero comparto a crescere in fatto di compravendite. Le registrazioni di nuovi motocicli e 50 cc, infatti, sono salite in Europa del 5,6% nel 2015 rispetto al 2014 fino a raggiungere 1.210.534 unità. Il Paese con più volumi è stata la Francia (242.885 veicoli, -3,4%), seguita dall'Italia (196.571 veicoli, +6,3%), dalla Germania (181.510 pezzi, +3,2%), dalla Spagna (148.488 unità, +17,6%) e Regno Unito (114.572 veicoli, +12,7%).

 

Crescono i motocicli

Nel 2015 le immatricolazioni di motocicli hanno avuto una crescita pari al 10,3% sul 2014. Ed è appunto l'Italia è il Paese dove sono stati immatricolati più motocicli sopra i 50cc: 171.952 (+9,9%), seguita da Francia (153.239 veicoli, -0,1%) e Germania (151.661, +7,1%). Il quarto e quinto posto appartengono ai Paesi che hanno registrato una crescita a doppia cifra: Spagna (132.532 veicoli, +18,9%) e Regno Unito (105.358 veicoli, +15,5%).

 

In declino i ciclomotori


Situazione totalmente diversa, invece, per quanto riguarda i ciclomotori il cui mercato continua a restringersi. Nel 2015, infatti, sono stati registrati 325.516 “cinquantini” (-5,5% su base annua). In questo caso, il mercato più importante per i 50cc è la Francia (89.646 pezzi, -8,7%), seguita dall'Olanda (65.932 unità, +4,9%), dalla Polonia (30.430 veicoli, -25,3%), dalla Germania (29,849 50cc, -12.7%) e dall'Italia (24.619 mezzi, -13,2%). La Spagna è stato l'unico grande mercato europeo in cui le registrazioni di 50cc sono aumentate nel 2015: 15.956 unità (+7,8%).

 

Il commento degli operatori


In attesa degli eventi anche se sostanzialmente positivo. E’ questo l’atteggiamento degli operatori del comparto. “Dobbiamo aspettare fino a luglio 2016 - ha commentato infatti il Segretario generale di Acem, Antonio Perlot - per accertare se si tratta di un'effettiva ripresa, ma il settore delle 2 ruote sembra essere ripartito nel 2015”. Perlot ha proseguito spiegando: “Si è trattato di un anno molto positivo per la nostra industria, con immatricolazioni in crescita nella maggior parte dei Paesi Europei, soprattutto nei mercati più importanti come in Italia, Germania, Spagna e Regno Unito”.

Il Segretario generale dell’Associazione ha però precisato che “il settore sta ancora affrontando una situazione delicata in Europa.

 

Nel 2015 sono stati venduti 1.21 milioni di veicoli. Ma siamo ancora a meno della metà del livello pre crisi, quando nel 2007 si immatricolarono 2.43 milioni di unità. Il settore delle 2 ruote ha necessità di politiche di rilancio per promuovere lo sviluppo di nuova occupazione, così come di supporto per le esportazioni nei Paesi terzi”.


“In Italia il 2015 – ha poi commentato Pierfrancesco Caliari, Direttore generale di Confindustria Ancma - è stato un anno positivo, che ha segnato un'inversione di tendenza e che ci fa ben sperare per il 2016. Certo molte questioni sono ancora aperte, una su tutte il grave problema delle tariffe assicurative, eccessivamente superiori alla media europea, con il risultato di frenare lo sviluppo del mercato”.

Andrea Zaghi