Vianini crea la spa per le autostrade
Dal Gruppo Caltagirone una newco destinata a riunire le partecipazioni nelle concessioni
Roma, 2 dicembre 2011 – È iniziata in sordina l'avventura del gruppo Caltagirone nel settore delle concessioni autostradali, ma non è detto che gli obiettivi non possano essere ambiziosi. Qualche giorno fa Vianini Lavori, la controllata attiva nelle costruzioni, ha annunciato l'acquisto del 24,98% dell'autostrada Tirrenica (Sat) da Autostrade per l'Italia. Quasi contemporaneamente Aspi ha ceduto un pacchetto del 44,2% della concessionaria a Banca Monte dei Paschi di Siena (14,98%), alle cooperative di costrizioni Ccc, Cmb, Cmc e Unieco, riunite in Holcoa (24,98%), e ad Autostrada Ligure Toscana, del gruppo Sias (9,99%). L'investimento per Vianini è stato di 24,5 milioni, ma potrebbe incassarne molti di più se la società riuscirà a ottenere una fetta dei 2 miliardi di lavori previsti per l'ampliamento dell'arteria, dagli attuali 37 a oltre 200 chilometri. Una diversificazione che ben si sposa con la mission della società di costruzioni di un gruppo i cui interessi vanno dall'editoria al cemento. E probabilmente si tratta solo del primo passo dell'impero di Francesco Gaetano Caltagirone nel settore delle concessioni. Lo fa pensare il fatto che per l'acquisto del 24,98% di Sat è stata creata una società ad hoc, la Vianco (detenuta al 100% da Vianini Lavori), il cui principale oggetto sociale è la conquista di appalti e concessioni, la gestione di queste opere, l'assunzione di partecipazioni in società concessionarie, come «autostrade, porti, aeroporti, strutture ferroviarie, sistemi idrici e idroelettrici», si legge nello statuto. Questa attività potrà essere svolta in Italia e all'estero e Vianco potrà contare sulla potenza di fuoco del gruppo, visto che potrà finanziarsi anche acquisendo capitali dai soci. Capitali «completamente infruttiferi, salva diversa deliberazione dell'assemblea». E la prima partita potrebbe essere giocata proprio sull'Autostrada Tirrenica, perché secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, Vianini sarebbe pronta a salire ancora nel capitale di Sat. Ed è possibile che l'occasione si presenti in futuro se Autostrade, una volta ceduto il controllo, decidesse di dismettere anche il 24,98% che oggi ha ancora in portafoglio. E chissà che Vianco non possa essere interessata anche a rispondere ai bandi per l'assegnazione delle concessioni in scadenza, come ad esempio quello per l'Autostrada del Brennero, che prevede anche la realizzazione di opere per ben 3 miliardi.
Di certo in questo momento le occasioni nel settore autostradale non mancano, basti pensare alle grandi infrastrutture del Nord, dove sono in ballo gli assetti azionari della Serravalle e delle nuove arterie (Pedemontana, Tem e Brebemi). Bisognerà vedere ora con quanta determinazione il gruppo si incamminerà su questa nuova direttrice. Anche al netto dei rumor di mercato, per la verità sempre smentiti, che ipotizzano una possibile partnership tra Caltagirone e Salini nella partita per il riassetto di Impregilo.