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Briciole di pane

Autostrade del mare, il coordinatore Ue Simpson: Unione pronta a finanziare progetti

A Trieste il convegno Motorways of the sea. The maritime dimension of the Ten-T Network. Il rappresentante dell'Unione: "Italia protagonista della politica marittima europea"

Roma, 28 marzo 2017 - "L'Unione europea è pronta a finanziare progetti per ridurre emissioni, introdurre innovazione tecnologica, promuovere scambi intermodali e trasporti verticali nell'ambito delle autostrade del mare". Lo ha dichiarato il Coordinatore Ue per le Autostrade del mare, Brian Simpson, intervenendo a Trieste al convegno "Motorways of the sea. The maritime dimension of the Ten-T Network - Innovazione dei porti e della catena logistica a servizio dell'interconnessione dei trasporti".


Le autostrade del mare rappresentano una componente fondamentale nell’ambito dello sviluppo delle reti transnazionali Ten-T. Come ricordato dallo stesso Coordinatore europeo, i tre pilastri che sostengono l'approccio Ue al tema sono: "L'ambiente, l'integrazione del trasporto marittimo nella catena logistica e la sicurezza marittima".


Simpson ha poi sottolineato che l'Italia ricopre "un ruolo fondamentale nella politica marittima europea". In particolare, ha tessuto le lodi del lavoro fatto da Trieste in questi anni, soprattutto nei rapporti con la Turchia.


Sul fronte dei finanziamenti – ha fatto sapere Simpson – si sta lavorando per garantire risorse adeguate per aiutare il settore a rinnovarsi e per renderlo compatibile, più pulito ed efficace. Wojciech Sopinski, consulente dello stesso Simpson, ha spiegato infatti che al momento sono 40 le azioni in corso, per un finanziamento europeo complessivo di 359 milioni di euro e un investimento indotto di 965 milioni di euro; 26 progetti riguardano l'ambiente, ad esempio nuove infrastrutture per combustibili alternativi, 9 azioni si occupano di logistica e 5 di sicurezza.


Per la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, il futuro del porto di Trieste non è la concorrenza con Venezia, "con cui andremo in sinergia", ma con Capodistria e Fiume. "Dobbiamo sapere che bisognerà concorrere con le capacità e le velocità di spesa che hanno quei porti. Gli interventi fatti finora ci hanno permesso di poter mirare a trasferire al di qua del confine alcuni di quei traffici o almeno di metterne al sicuro una parte".


Il presidente dell'Autorità di sistema portuale del mar Adriatico Orientale, Zeno D'Agostino, ha osservato che nel 2015 Trieste era il 14esimo porto europeo, secondo una classifica stilata dal porto di Rotterdam: L'anno scorso – ha sottolineato – abbiamo registrato una crescita del 3,68% del traffico complessivo ed è probabile che Trieste guadagni una o due posizioni".

Daniela Palermo