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Briciole di pane

I 10 anni dell'Agenzia ferroviaria europea: che cos'è e cosa diventerà

Da organo di consulenza legislativa diventerà l'autorità per il rilascio dei certificati di sicurezza

Bruxelles, 30 giugno 2014 - “Dalla sua nascita 10 anni fa l'Agenzia ferroviaria europea ha assolto il suo compito fondamentale di lavorare per costruire un sistema ferroviario europeo più efficiente, interoperabile e sicuro”. Con queste parole il commissario ai Trasporti, Siim Kallas, ha salutato il decimo anniversario dell'Era, la European Railway Agency. L'Agenzia, che ha la sua sede a Lille in Francia, ha lo scopo di lavorare con le istituzioni comunitarie, le autorità ferroviarie nazionali e le diverse parti interessate per preparare raccomandazioni tecniche alla Commissione europea volte a migliorare la sicurezza del settore. Queste raccomandazioni vengono poi spesso trasformate in diritto comunitario applicabile in tutta Europa. Attraverso l'Era vengono messi in contatto operatori ferroviari, gestori dell'infrastruttura, fabbricanti di materiale rotabile di attrezzature, organizzazioni di passeggeri e lavoratori, regolatori nazionali e le Autorità nazionali che si occupano della sicurezza.


Quando entrerà in vigore il Quarto pacchetto ferroviario, la riforma del settore voluta da Bruxelles, il ruolo dell'Era verrà però notevolmente potenziato. All'Agenzia verrà infatti dato il compito di rilasciare i certificati di sicurezza per tutte le compagnie ferroviarie che intendono offrire un servizio transnazionale. Questo nelle intenzioni di Bruxelles dovrebbe servire a tagliare i costi amministrativi delle società ferroviarie e facilitare l'ingresso di nuovi operatori nel mercato con un risparmio stimato di 500milioni di euro per le aziende entro il 2025, e ad evitare qualsiasi discriminazione dissimulata nel rilascio dei certificati di sicurezza e autorizzazioni dei veicoli.


L'Agenzia ferroviaria europea insomma diventerà uno sportello unico per rilasciare le autorizzazioni che attualmente vengono rilasciate dalle autorità di ciascuno Stato membro. A queste ultime sarà lasciato il compito di rilasciare quelle per il solo traffico nazionale. L'Agenzia però monitorerà direttamente, attraverso verifiche e ispezioni, come le autorità nazionali svolgeranno la loro attività e, se riscontrerà carenze, la Commissione europea potrà intervenire.
L'Agenzia dovrà inoltre facilitare l'implementazione di un sistema di certificazioni e autorizzazioni comune, che permetta alle aziende di entrare nei mercati di altri Paesi membri con più facilità.

Lorenzo Robustelli