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Infrastrutture: la Grecia accelera sulla privatizzazione

Roma, 23 ottobre 2015 - Stergios Pitsiorl, il Presidente dell'agenzia pubblica per le privatizzazioni in Grecia, Hellenic Republic Asset development fund, ha dichiarato di voler chiudere tre grosse vendite nel settore delle infrastrutture entro l’inizio del 2016. Già quest’estate, con l‘aggiudicazione ai tedeschi di Fraport di 14 aeroporti regionali, tra cui gli scali di Mikonos, Corfù, Rodi e Santorini, la Grecia ha compiuto un primo passo nell’imponente piano di privatizzazioni che dovrebbe portate circa 50 miliardi nelle casse di Atene.

In particolare in seguito al terzo piano di aiuti da 86 miliardi di euro approvato da Bruxelles ad agosto, il Paese si è impegnato a realizzare un fondo per le privatizzazioni da 50 miliardi di euro. Resta ancora da definire la lista completa degli asset che dovranno confluirvi, ma si è stabilito che i fondi derivanti dalle cessioni e privatizzazioni verranno utilizzati per abbattere il debito pubblico, riparare i debiti delle banche greche e provvedere alla loro ricapitalizzazione, mentre il 25% verrà utilizzato per promuovere politiche sociali e crescita. Il nuovo governo sta quindi rimettendo mano ad alcune operazioni di privatizzazione che erano state avviate e poi accantonate, mentre l’agenzia pubblica per le privatizzazioni ha fissato il calendario delle cessioni che farà entrare nelle casse di Atene 6,4 miliardi di euro tra il 2015 e il 2017.

Per la gestione di 14 importanti aeroporti regionali entro la fine di dicembre andrà firmata la concessione con Fraport che per 40 anni verserà circa 22,9 milioni di euro all’anno alle casse di Atene (per un valore totale di 1,23 miliardi). Fraport e il suo partner greco, l’impresa di costruzioni Cope-louzos, investiranno 330 milioni di euro nei primi 4 anni per modernizzare gli scali di importanti mete turistiche che nonostante la forte crescita del traffico aereo hanno registrato solo piccoli investimenti negli ultimi 20 anni. Entro la fine del mese prossimo arriveranno anche le offerte per il Porto del Pireo, dove è già stato registrato il forte interesse dei cinesi di Cosco, in possesso di una concessione di un terminal del porto e della danese Maersk.

L’obiettivo è quello di chiudere la transazione velocemente per trasformare Pireo in uno dei principali porti container del mondo. E a gennaio del 2016 sono attese le offerte per la società ferroviaria TrainOSE. Pitsiorlas ha dichiarato che in questo caso le offerte economiche saranno basse, ma quello che cercano non sono valutazioni alte quanto la volontà di effettuare investimenti in modo da migliorare la rete ferroviaria e i servizi offerti agli utenti. Resta da vedere se la Grecia riuscirà a dimostrare l’affidabilità del suo nuovo governo e attirare grossi investitori stranieri. Molti analisti sostengono che bisognerà aspettare i prossimi mesi per verificare il volume e i tempi con cui verranno portare avanti i piani e le riforme proposte.

Traduzione di Monica Beneduci

  Ft: Greece open for business, head of privatisation programme says

  Financial Times - 20 ottobre 2015