Le dieci strade più alte d'Europa
In vetta la Veleta in Spagna: 3300 metri

Dai trekking agli sport estremi al salubre relax, la montagna è sinonimo di numerose opportunità ricreative che dalla prospettiva degli appassionati di motori, prendono spesso le sembianze di sinuose strisce d’asfalto adagiate su crinali, altipiani e passi alpini. Repubblica, in un articolo a firma di Matteo Morichini, stila una classifica delle dieci strade più alte d’Europa, da scoprire in automobile, moto e bicicletta. I percorsi, presenti in classifica, come si spiega, sono tutti asfaltati ed aperti al pubblico. L’elevazione massima è quella indicata dalla segnaletica locale.
Al primo posto Veleta, Spagna: 3.300 metri di altezza. Immersa nelle montagne della Sierra Nevada, la Veleta arriva quasi alla sommità del Pico de Veleta e può essere raggiunta partendo da Granada. Da Hoya de La Mora (altitudine 2.526 metri) il percorso diventa più angusto ed è necessaria l’autorizzazione per procedere fino al punto di massima elevazione. Nel secolo scorso la strada conduceva al paesino di Capileria ma nel 1999, le autorità del Parco Nazionale decisero di chiudere il valico. Essendo una strada senza uscita, la Veleta (dalla parola araba balata, rupe) è poco trafficata e le sue curve panoramiche sono particolarmente apprezzate dai centauri andalusi.
Segue sul podio la Oztaler Gletcherstrasse, Austria: 2.829 metri. Come nel caso della Veleta, si legge che si tratta di una strada senza uscita il cui punto di elevazione massima arriva 1.7 chilometri dopo l’uscita di un tunnel, scavato nelle pareti verticali che caratterizzano il massiccio. Ubicata nel cuore delle Alpi Venoste (Otztal in austriaco) la Gletcherstrasse ha il suo incipit a Solden ed uno dei passaggi più spettacolari, si trova a ridosso del ghiacciaio Tiefenbachferner.
Al quarto posto la Cime de la Bonette, Francia: 2.802 metri. Nota per la presenza costante nelle sfide del Tour de France, l’elevato anello di asfalto circumnaviga la Cima de la Bonette collegando le località di Jausiers e Saint Etienne-de-Tinèe. Denominata D64 ed aperta da maggio ad ottobre, questa magnifica strada nelle montagne dell’Alta Provenza è considerata un’esperienza imperdibile sia per i panorami che per la qualità dell’asfalto.
Fuori dal podio si rimane sempre in Francia, con il Col de l’Iseran: 2.770 metri. Anch’essa tappa del Tour de France, la strada dell’Alta Savoia identificabile dalla sigla D902, è il più elevato valico alpino asfaltato del Vecchio Continente. Nello specifico, il percorso aperto ai mezzi a motore solamente nei mesi caldi, solca le Alpi Graie unendo la Val d’Isère con Bonneval sur-Arc.
Al quinto posto si arriva nel nostro paese, Passo dello Stelvio, Italia: 2.757 metri. Lo spettacolare colpo d’occhio sulla sequenza di tornanti, può essere immortalato dal Tibethutte (rifugio ai margini della strada) ed è parte integrante dell’iconografia alpina. La strada statale 38 collega Bormio con Prato allo Stelvio ed è stata di sovente insignita con il titolo “Cima Coppi” durante il Giro d’Italia,
Al sesto posto, Kaunertaler Gletcherstrasse, Austria: 2750 metri. Per scoprire le meraviglie naturistiche adiacenti alla strada “glaciale” nelle Alpi Venoste, è necessario pagare un pedaggio. Il capolinea del percorso conduce ad un noto comprensorio sciistico ed ospita anche la fermata dell’autobus più alta della nazione.
Segue al settimo Colle dell’Agnello, Italia e Francia: 2.744 metri. Il poco frequentato percorso di collegamento tra la valle del Queyras e Pontechianale in Piemonte, è il terzo valico delle Alpi per elevazione ed il più alto passo alpino internazionale. Storicamente parlando, la rotta sul Col d’Agnel fu utilizzata da Annibale ed i suoi elefanti durante le seconde guerre Puniche.
Si rimane sempre dai cugini d’oltralpe con Col du Calibier, Francia: 2.645 metri. Nelle verdeggianti Dauphine Alps ubicate nel sud-ovest del paese, la D092B è una delle tappe predilette dal Tour de France. A livello di viabilità, il percorso collega Briancon con Saint-Michel-de-Maurienne e nel suo ultimo tratto, la strada tra i massicci d’Arvan-Villards e des Cerces è caratterizzata da un sottopassaggio lungo 350 metri.
Ultime due posizioni in Italia. Si va al nono posto del Colle del Nivolet: 2.641 metri. All’altezza del lago Serrù, gli spettacolari panorami attraversati dalla SP50 sono stati immortalati dal film The Italian Job. Una volta raggiunto e superato il valico nelle Alpi Graie che ne sancisce il punto di massima elevazione, la strada termina qualche chilometro dopo al Rifugio Savoia.
Chiude il Passo di Gavia, Italia: 2.621 metri. Il passo alpino divide le province di Sondrio e Brescia passando per Bormio e Ponte di Legno. La strada lombarda è stata inoltre utilizzata anche dal Giro d’Italia in molteplici occasioni e parte della sua fama, deriva dall’affascinante impatto visivo delle monumentali montagne (Corno dei Tre Signori ed il Gruppo Punta San Mattei su tutte) che svettano accanto alle emozionanti curve della SS300.