L'Ue chiarisce le regole sul cabotaggio marittimo
I servizi di trasporto nazionali sono liberalizzati da anni ma il mercato unico stenta a decollare
Bruxelles, 24 aprile 2014 - Nell'Unione europea quasi tutti i servizi di cabotaggio, ovvero di trasporto marittimo all'interno dei confini nazionali, sono stati liberalizzati dal primo gennaio 1999 ma la penetrazione nei mercati nazionali da parte di navi battenti bandiera straniera non è ancora molto diffusa. La Commissione europea ha pubblicato nuovi orientamenti sull'interpretazione del regolamento sul cabotaggio per provare a spingere di più lo sviluppo di un mercato unico anche in questo settore. Con il nuovo orientamento l'esecutivo comunitario dà alle autorità competenti più la certezza del diritto quando aggiudicano contratti di servizio pubblico o impongono degli obblighi. Da parte loro anche gli armatori potranno, secondo l'esecutivo comunitario, beneficiare di una maggiore chiarezza giuridica, consentendo loro di organizzare al meglio il proprio business in Europa.
In particolare le regole chiariranno il campo di applicazione della libera prestazione dei servizi nel settore del cabotaggio, chi gode di quella libertà e di quali servizi sono coperti, le regole sulle procedure di aggiudicazione di appalti pubblici di servizi, la durata dei contratti di servizio pubblico, le norme sugli equipaggi delle navi che forniscono questi servizi e le norme sull'applicazione del regolamento sui servizi di trasporto pubblico di passeggeri.
“Il mercato interno per i servizi di trasporto marittimo è importante per l'andamento dell'economia europea e per la qualità della vita e la prosperità delle regioni marittime”, ha affermato Siim Kallas, Per questo, secondo il commissario ai Trasporti, “le autorità competenti degli Stati membri hanno bisogno di regole chiare su come garantire collegamenti adeguati con le isole e le regioni periferiche particolarmente dipendente dal trasporto marittimo”, e ora “queste linee guida interpretative aggiornate forniscono maggiore chiarezza e aumenteranno la certezza del diritto per tutti gli operatori di cabotaggio marittimo nell'Ue”.
Al momento i più grandi mercati per il traffico cargo sono quelli di Regno Unito e Spagna (ognuno ha circa 80 milioni di tonnellate l'anno trasportate), seguiti da quello italiano con 60 milioni di tonnellate. Per quanto riguarda i passeggeri è la Grecia invece, con i suoi 60 milioni, ad avere il traffico più consistente, seguita sempre dal nostro Paese con 40 milioni di passeggeri.