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Briciole di pane

Lupi a Bruxelles: "Investimenti in infrastrutture e trasporti volano per la crescita europea"

Per il ministro è fondamentale che nel piano Juncker "fondi nazionali siano fuori da Patto Stabilità"

Bruxelles, 3 dicembre 2014 - Il ruolo delle infrastrutture e dei trasporti “sarà sempre più determinante per lo sviluppo e la crescita dell'Europa e dei singoli Paesi”, per questo nel supportare il piano Juncker da 315 miliardi le conclusioni del Consiglio Trasporti di oggi hanno sottolineato che gli investimenti in questi settori “sono un volano per la crescita dell'intera Europa”. Lo ha dichiarato il ministro Maurizio Lupi, nella conferenza stampa al termine della riunione. Altro punto importante il principio che “per la prima volta si riconosce che gli investimenti che i singoli Paesi faranno, contribuendo al fondo generale, sono un contributo alla crescita e quindi resteranno fuori dal Piano di stabilità”, per quanto riguarda il conteggio di deficit e debito.


Il ministro si è compiaciuto anche del fatto che è stato “adottato un orientamento generale sui temi di aviazione civile e sul regolamento dell'agenzia europea Aesa per l'attuazione cielo unico”, e ha parlato di un “risultato molto importante” che riguarda “sicurezza e competitività e la possibilità per i cittadini di avere più servizi e libertà del mercato”. Lupi si è compiaciuto anche dell'avanzamento della discussione sul pilastro politico del Quarto pacchetto ferroviario, quello che tratta la separazione tra gestore dell'infrastruttura e impresa ferroviaria, su cui si è raggiunto un approccio generale. “Il pilastro tecnico è fondamentale – ha dichiarato Lupi - ma si doveva affrontare anche quello politico perché non basta il ferro ma dobbiamo anche decidere come e con quali modalità vogliamo unirci e viaggiare sul ferro”. Per Lupi su questo tema “c'era una barriera psicologica legata al tema del rapporto col sistema pubblico e della differenza dei mercati” nazionali, ma oggi “con l'indicazione sulle linee guida”, è stata “aperta una grande strada”, che potrebbe permettere “di arrivare a un accordo entro fine 2015”, un risultato che “sarebbe una grande vittoria per l'Europa e per ogni singolo Paese”.


Sul tema delle infrastrutture il ministro si era soffermato anche questa mattina all'ultimo appuntamento di Techitaly 2014 organizzato al Parlamento europeo dove, oltre a riconoscere il ruolo fondamentale delle infrastrutture nella crescita, aveva affermato che “la sfida del momento è capire come innovazione, ricerca, nuove tecnologie che avanzano siano determinanti per garantire una risposta efficace alla crisi e portare crescita e competitività”. In questo senso la legge sblocca Italia “è un segnale nuovo e fondamentale di questo approccio diverso alle infrastrutture”. Per la prima volta, ha affermato Lupi, “assistiamo ad un’equiparazione delle infrastrutture tradizionali con quelle innovative, le cosiddette infrastrutture digitali, come ad esempio le autostrade digitali che sono le autostrade del futuro come lo sono le autostrade tradizionali”.
 

Lorenzo Robustelli