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Briciole di pane

Nella nuova Ten-T più centralità alla Sardegna

Porto di Cagliari nel Core network, l'aeroporto nelle reti secondarie. Uggias: "Finanziamenti più facili"

Bruxelles, 31 ottobre 2013 - La Sardegna potrebbe acquistare una nuova centralità all'interno della rete dei trasporti europea. Nell'ultima lista degli snodi intermodali della Commissione europea per le Tent-t (Trans-European Transport Network) l’Italia ha guadagnato un aeroporto (Cagliari) e due porti (Cagliari e Augusta). Si tratta della lista aggiornata dei punti di snodo sui cui gli Stati membri dovranno investire per creare il mercato unico dei servizi di trasporto allo scopo di unire sempre di più l'Europa non solo dal punto di vista economico e politico ma anche in quello delle varie forme di mobilità (aerea, marittima, fluviale, stradale, autostradale e ferroviaria).
“Il vantaggio principale nel far parte del core network del Ten-T, è avere una corsia preferenziale per avere finanziamenti del 40 per cento per creare infrastrutture. Significa essere all’interno di un progetto di sviluppo delle reti” ha dichiarato l'eurodeputato Idv Giommaria Uggias ieri al termine di una missione sull'isola con altri deputati della commissione Trasporti del Parlamento europeo. Uggias ha anche spigato che “all’interno del Ten-T si svilupperanno le autostrade del mare che sono accordi singoli tra vari Stati, da cui la Sardegna rischiava di essere tagliata fuori”.
“Siamo stati qua per tre giorni, abbiamo visto le emergenze di questa terra come le strade e le ferrovie. Quando incontrerò l’ad di Trenitalia Moretti gli parlerò della Sardegna. Noi vogliamo che la vostra isola diventi un hub per il turismo e non resti una terra segreta e nascosta. Per questo servono nuove infrastrutture” è stato il commento di Brian Simpson, presidente della commissione Trasporti dell'Europarlamento.
Nel progetto definitivo del Ten-T pubblicato giorni fa dall'esecutivo di Bruxelles rimane ferma la distinzione tra le reti prioritarie – o ‘Core network – da completare entro il 2030, e quelle secondarie da completare entro il 2050. Rispetto alla proposta originale del 2011, la Commissione include 38 aeroporti nel Core network (erano 37, si aggiunge Riga, in Lettonia) e 92 porti marittimi e fluviali (rispetto agli 83 individuati a novembre 2011). Ben nove i punti in più da mettere in rete: si tratta dei porti italiani di Cagliari (Sardegna) e Augusta (Sicilia), Milford Haven (Galles), Moerdijk (Paesi Bassi), Santa Cruz de Tenerife (Canarie, Spagna), Huelva (Spagna), Candia (Creta), Fiume (Croazia) e Galati (Romania).
Tra le reti ‘secondarie’ aumenta invece il numero degli aeroporti che diventano 92 (erano 84 nel 2011): tra gli scali da collegare con ferrovia entro il 2050 figurano Cagliari (Italia), Liegi (Belgio), Zagabria (Croazia), Candia (Creta), Alicante (Spagna), Malaga (Spagna), Tenerife sud (Spagna), East Midlands (Gran Bretagna).
 

Lorenzo Robustelli