Norme antimafia italiane applicate per la Tav anche in Francia
Lupi visita il cantiere della Torino-Lione in Valsusa

Torino, 22 dicembre 2014 - Subito dopo Natale il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, incontrerà i Sindaci della Valle di Susa che si oppongono alla costruzione della Nuova Linea Torino Lione (NLTL). L’annuncio è stato fatto dallo stesso Ministro, nel corso di una visita, oggi, al cantiere di Chiomonte dove si sta continuando a scavare l’unica discenderia in territorio italiano prevista dal progetto.
Lupi ha svolto il sopralluogo insieme all'Ad delle Fs Michele Elia e al Direttore generale di Ltf, la società responsabile del cantiere, Maurizio Bufalini, dal Commissario di Governo, Mario Virano, e dal Vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato, Stefano Esposito.
Lupi è entrato nella discenderia in fase di realizzazione e che ormai è arrivata ad una profondità di 1.930 metri. Circa l’applicazione delle norma antinfiltrazione mafiosa nei cantieri della Torino-Lione, il Ministro ha poi sottolineato che le norme antimafia varranno per tutta la tratta internazionale della NLTL. L’Italia già le applica, ha spiegato Lupi, e la Francia ha dato ampia disponibilità a recepirle. “Negli accordi bilaterali che si stano raggiungendo – ha detto ancora l’esponente di Governo – la Francia recepirà le norme italiane antimafia. In Italia, tra l’altro, si applicano già – ha aggiunto – ma la cosa più importante è che queste norme verranno inserite nel trattato aggiuntivo che stiamo elaborando e quindi i parlamenti francesi e italiani potranno prenderne atto”.
In riferimento alle preoccupazioni dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone (manifestate qualche giorno fa), quindi, ha proseguito Lupi, “mi pare che da una parte siano legittime, meglio prevenire piuttosto che curare, ma dall’altra, le abbiamo affrontate in tempo. Il commissario Tav Mario Virano ne ha parlato con Cantone, e la Francia ci ha dimostrato ampia disponibilità”. Lupi ha sottolineato che la Torino-Lione, come il Brennero e il Terzo Valico, non hanno registrato finora episodi di corruzione, “tuttavia – ha concluso -, bisogna tenere alta l’attenzione e dimostrate che si possono realizzare le grandi opere facendo un lavoro eccezionale tutelando l’ambiente e come quanto sta avvenendo a Chiomonte. Poi, bisogna anche prevenire e cacciare chi ruba, l’Italia puo’ e deve dimostrare questo”.
L’occasione è servita a Lupi per precisare la sua opinione circa il Movimento NoTav e i suoi rapporti con il terrorismo, anche con riferimento all’incendio alla centralina della linea Milano Roma e al ritrovamento di una bottiglia molotov poco lontano. “Mi sembra – ha spiegato Lupi -, che la strategia dell’ala violenta di chi si oppone alla Torino-Lione stia cambiando. Non potendo bloccare un cantiere che sta andando avanti hanno deciso di attaccare l’alta velocità come simbolo. Dal mio punto di vista mettere una molotov in un cantiere o sui binari è un’azione terroristica e sono preoccupato che ci sia chi possa giustificare queste azioni violente perché questo può contribuire a sottovalutare i rischi”.