Report 2014 sulla sicurezza stradale nell'Ue. Il commissario Kallas: "Siamo eccellenza mondiale"
Per il responsabile dei Trasporti: "Ora dobbiamo concentrarci su strade e infrastrutture"

Bruxelles, 15 maggio 2014 - Per Siim Kallas “l'Ue ha un eccellente record di sicurezza stradale in confronto alla situazione mondiale, ma finché ci saranno incidenti mortali sulle nostre strade, non possiamo permetterci di abbassare la guardia”. I numeri contenuti nel rapporto 2014 sulla sicurezza stradale dell'esecutivo di Bruxelles mostrano un trend positivo negli ultimi 13 anni ma le cifre sono ancora piuttosto alte. Il vicepresidente della Commissione europea responsabile dei Trasporti nel ricordare che “nel 2013 ancora circa 26mila persone sono morte sulle nostre strade” ha affermato che mentre mentre nel corso degli ultimi due anni l'Ue “si è concentrata molto sui conducenti” ora è il tempo “di guardare a strade e infrastrutture perché c'è un grande potenziale per rendere strade dell'Ue più sicure e più intelligenti”.
Il numero di morti sulle strade europee dal 2001 ad oggi è più che dimezzato: i decessi 13 anni fa sono stati 53.900, nel 2013 26mila. Secondo il rapporto sulla Sicurezza stradale del 2014, che ha valutato Stato per Stato l'andamento dei membri dell'Ue, nel periodo 2010-2013 il nostro Paese con una riduzione del 17% delle vittime stradali è stato in linea con la media Ue, mentre i migliori risultati sono stati registrati in Slovenia (39%), Spagna (30%) e Danimarca (30%). Per quanto riguarda la proporzione di morti per ogni milione di abitanti, se nell'Ue sono stati 52 nel nostro Paese sono purtroppo un po' di più: 58. Le proporzioni più basse si registrano in Svezia (28 morti ogni milione di abitanti), Gran Bretagna (29) e Danimarca (32). Paese più pericoloso risulta essere la Romania con 92 morti ogni milione di abitanti, poi Polonia (87) e Lituania (86).
Purtroppo spesso a morire nei sinistri stradali sono i giovani al di sotto dei 25 anni. Si tratta del 26% di tutti i decessi nell'Ue. Qui per fortuna il nostro Paese fa riscontrare una percentuale molto più bassa, il 18%, meglio di noi solo Ungheria (11%) e Spagna (17%). È a Malta (44%) e in Irlanda (42%) dove i giovani sono una percentuale altissima delle vittime della strada.
Se guardiamo alle percentuale di vittime divise per mezzi di trasporto vediamo che sia in autostrada che nei centri rurali sono i passeggeri delle auto i più esposti ai rischi mentre nelle città lo sono i pedoni. Le autostrade sono invece il luogo dove avvengono meno incidenti per i motociclisti (11%), ma le percentuali salgono a 23% nei centri rurali e ben al 30% nelle città.