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Briciole di pane

Un miliardo Ue per le infrastrutture nei Balcani occidentali

L'annuncio del commissario Hahn: "Sforzo notevole che porterà significativi miglioramenti"

Bruxelles, 26 marzo 2015 - Un miliardo di euro a favore di progetti infrastrutturali nei Balcani occidentali. È quanto ha promesso il commissario Ue all'allargamento, Johannes Hahn, alla riunione a Pristina dei Balkan 6, che ha riunito 12 ministri degli Esteri e dei Trasporti di Albania, Bosnia, Kosovo, Macedonia, Montenegro e Serbia. “I progetti per lo sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e del settore energetico sono cruciali per lo sviluppo economico, per l'attrazione di nuovi investimenti e per la creazione di posti di lavoro”, ha detto Hahn secondo il quale entro quest'anno saranno messi a disposizione i primi 100 milioni di euro dai fondi Ipa II, lo strumento di assistenza pre-adesione. “Siamo fortemente impegnati a migliorare i collegamenti all'interno di questa regione e tra la regione e l'Unione europea”, ha dichiarato il commissario annunciando che Bruxelles è pronta a “impegnare fino a 1 miliardi di euro”.


Si tratta di “uno sforzo notevole”, che “con l'appropriato effetto leva finanziato da prestiti potrebbe apportare significativi miglioramenti di connettività nella regione, aumentare la competitività globale, portare crescita, creazione di posti di lavoro e un reale miglioramento nella vita di tutti coloro che vivono qui”, ha affermato Hahn. Ma anche i Paesi Balcanici devono fare la loro parte.


“Il vostro impegno”, ha detto il commissario ai ministri, “significa concentrarsi sulle priorità di investimento di base nel core network”, ma anche “stabilire una programmazione e meccanismo di finanziamento credibili”, nonché “significa garantire che avete lo spazio fiscale sufficiente per finanziare i progetti e portarli a termine nei tempi previsti”. Per facilitare le cose il commissario ha promesso di lavorare con questi Paesi “per l'attuazione di riforme compatibili con le regole Ue, al fine di garantire il miglior contesto normativo per attuare e gestire questi progetti”.

L'impegno reciproco, ha continuato Hahn, “fornisce le garanzie necessarie per ogni Paese che i suoi investimenti saranno utili”, soprattutto se “ogni Paese sa che i suoi vicini condividono lo stesso impegno per la stessa rete principale” delle infrastrutture. E quella che vuole collegare i Balcani occidentali “non sarà solo una connessione fisica, attraverso strade e ferrovie, ma un collegamento politico e legale”. “I fondi pubblici sono scarsi”, ha riconosciuto Hahn, secondo cui per questo “abbiamo bisogno di ottenere il massimo valore per ogni euro che spendiamo”, e quindi “selezionare con attenzione le priorità e ad esplorare tutte le possibili fonti di finanziamento, tra cui il capitale privato”.
 

Lorenzo Robustelli