Aci, certificati addio
Le attestazioni della p.a. ora valide solo tra privati
Roma, 12 aprile 2012 – Dal 2 gennaio è andata in soffitta molta burocrazia automobilistica e gli sportelli del Pra non possono più richiedere né accettare certificati che devono essere sempre sostituiti dalle dichiarazioni degli interessati. Le attestazioni rilasciate dalla pubblica amministrazione in ordine a stati, qualità personali e fatti d'ora in poi sono infatti valide ed utilizzabili solo nei rapporti tra privati. Lo ha chiarito l'Aci con la circolare prot. n. 14877 del 29 dicembre 2012.
La legge di stabilità n. 183/2011, in vigore dal 1° gennaio scorso, ha apportato importanti novità anche in materia di semplificazione. In particolare è stato disposto, tra l'altro, che nei rapporti con gli organi della pubblica amministrazione «i certificati e gli atti di notorietà sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni sostitutive di certificazione e dalle dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà di cui agli artt. 46 e 47 del dpr 445/2000».
Per specificare meglio gli effetti di questa piccola rivoluzione l'associazione romana ha divulgato le proprie istruzioni agli uffici periferici circa la trattazione delle pratiche automobilistiche. Innanzitutto costituisce violazione grave dei doveri d'ufficio, specifica la nota di fine anno, la semplice richiesta e l'accettazione di certificati o atti ufficiali.
A decorrere dal 2 gennaio, prosegue l'Aci, gli uffici provinciali non possono più accettare certificazioni di residenza, morte o iscrizione in albi ed elenchi pubblici.
Queste certificazioni d'ora in poi avranno valore solo tra soggetti privati.
Per questo motivo anche tutte le attestazioni che verranno prodotte dagli sportelli automobilistici recheranno l'indicazione che il certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi. Spetterà alla burocrazia della pubblica amministrazione effettuare controlli sulle dichiarazioni assunte dai privati con tempi stretti e particolarmente organizzati.
A regime, con la messa in funzione del codice dell'amministrazione digitale previsto dal dlgs 82/2005, lo scambio informativo tra amministrazioni sarà sostanzialmente tutto tecnologico e quindi molto agevolato. In attesa dell'avvento delle nuove tecnologie gli uffici pubblici dovranno attrezzarsi per migliorare al massimo i controlli senza interferire con la semplificazione amministrativa appena avviata.