Aeroporto di Salerno: intesa tra Regione Campania e Ministero per l'avvio della privatizzazione
Il protocollo prevede l'impegno ad individuare le risorse necessarie per l'adeguamento strutturale dell'aeroporto secondo gli standard europei entro il 30 maggio 2015



Salerno, 28 aprile 2014 - Via libera alla fase di privatizzazione dell’Aeroporto di Salerno “Costa d’Amalfi”. La Giunta regionale della Campania ha avviato le procedure per il protocollo di intesa tra il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, la Regione Campania e il Consorzio dell’Aeroporto di Salerno-Pontecagnano, finalizzato a promuovere l’accesso ai privati entro il 30 maggio 2015. Il protocollo prevede l'impegno da parte del Ministero e della Regione ad individuare le risorse necessarie per l'adeguamento strutturale dell'aeroporto, l'allungamento della pista dagli attuali 1.580 metri a 2.100 e la nuova torre di controllo, solo e soltanto se il processo di privatizzazione avra' buon esito, con un piano industriale che risponda alle linee guida del Piano nazionale degli Aeroporti e sia compatibile con gli orientamenti europei.
La Regione valutera', in collaborazione con i soci del Consorzio , tutte le azioni di ulteriori riduzioni dei costi e considerera' la opportunita' di eventuali indispensabili coperture per finalizzare la fase di privatizzazione.
“Favorire al massimo il processo di privatizzazione dell'aeroporto di Salerno - ha dichiarato l'assessore ai Trasporti ed alla Viabilita' della Regione Campania Sergio Vetrella - e' l'unica strada per dimostrare la reale sostenibilita' economica ed operativa dell'aeroporto e per evitare di vanificare importanti investimenti gia' effettuati".
A commentare il provvedimento anche il presidente della Provincia di Salerno Antonio Iannone: «L’ingresso della Regione Campania nell’aeroporto di Salerno-Costa d'Amalfi è una notizia importantissima che smentisce ancora una volta i civettoni che avevano gridato alla bufala elettorale”.
L’onorevole Edmondo Cirielli con un tweet ha commentato la notizia: “Aeroporto di Salerno. Grazie alla Regione Campania, alla Provincia e alla Camera di Commercio di Salerno. La tenacia paga. Lo scalo è salvo”.
2008-2012: Dall’inaugurazione all’iter di privatizzazione
Il 29 gennaio 2013, l’allora ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Corrado Passera annunciava l’emanazione dell’Atto di indirizzo per la definizione del Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale, primo passo per il riordino e il rilancio di un settore strategico per l’economia nazionale. Tra i 31 scali di interesse nazionale individuati nell’Atto (saliti a 37 nel documento presentato dal Ministro Lupi) figura anche quello di Salerno “Costa d’Amalfi”, localizzato nel comune di Pontecagnano (Sa), destinato a decongestionare l’unico aeroporto attualmente operativo in Campania, quello di Napoli Capodichino.
Il ministero riconosceva le enormi potenzialità di una struttura mai realmente decollata, dopo l’inaugurazione del 2008: vicinissimo alla linea ferroviaria e all’autostrada, a pochi km da siti turistici di fama mondiale, l’aeroporto di Salerno scontava (e sconta tuttora) deficit infrastrutturali e una gestione fallimentare da parte degli enti (Provincia e Camera di Commercio di Salerno) che ne hanno in questi anni detenuto il controllo. Le poche risorse disponibili sono state impiegate soprattutto per concludere accordi con compagnie aeree disposte a volare su Salerno, nell’attesa di finanziamenti regionali e statali per l’adeguamento dell’infrastruttura (in primis l’allungamento della pista, che avrebbe di certo aumentato l’appeal dello scalo agli occhi dei principali vettori low cost).
Risultato: poco più di 60.000 passeggeri in transito in 5 anni, prezzi poco competitivi, tratte poco appetibili, nessun collegamento alle grandi città europee. Per quanto riguarda l’ultimo bilancio disponibile, quello del 2012, il Consorzio ha registrato una perdita di quasi 3 milioni di €, con un aggravio per le casse della Provincia pari 1,7 milioni. Una situazione che ha portato all’avvio dell’iter di privatizzazione, concretizzatosi nel marzo del 2013 con la pubblicazione da parte del Consorzio Aeroporto di Salerno Pontecagnano, di un bando di selezione a procedura ristretta finalizzato alla cessione del 65% delle quote della società di gestione.
La storia
L'aeroporto nasce nel 1926 come campo di fortuna creato dal genio aeronautico, dal 1929 viene utilizzato dal 20º Stormo aeroplani da ricognizione comandato dal Col. Mario Martucci, al quale sarà intitolato inizialmente lo scalo. Risale al 1933 l'istituzione della scuola provinciale di volo a vela, destinata a diventare nel 1938 scuola nazionale di volo senza motore.
Dal 1940 al 1943 ospita la scuola di pilotaggio 1º periodo e negli stessi anni l'architetto Pier Luigi Nervi progetta gli hangar. Nel 1946 viene istituito un servizio meteorologico, con relativa stazione affiliata all'organizzazione meteorologica mondiale, mentre risale al 1952 la fondazione dell’Aero Club Salerno, con primo avioraduno nel 1958. Nel 1962 vi atterra l’aereo con a bordo la famiglia Kennedy. Dal 1975 ospita il 7° Elinucleo dei Carabinieri, mentre nel 1984 arriva il 9º Nucleo elicotteri dei Vigili del Fuoco e la sezione locale dell’Associazione Nazionale Paracadutisti con la sua scuola di lancio.
Nel 1987 viene realizzata la nuova torre di controllo. Fino al 2007 è stato utilizzato esclusivamente, oltre che da Carabinieri e Vigili del Fuoco, dalle scuole di volo e paracadutismo e per traffico business di piccoli jet privati.