Aggiudicazione di Appalti pubblici: Il Tribunale dell'Unione Europea si pronuncia sulla impugnabilità della Comunicazione interpretativa della Commissione Europea
Il Tribunale della Unione Europea si è pronunciato, in primo grado, sulla impugnabilità in sede di ricorso di annullamento della Comunicazione interpretativa della Commissione Europea in ordine all’applicazione di tutte le norme fondamentali sull’aggiudicazione degli appalti pubblici – derivanti direttamente dalle disposizioni e dai principi del trattato CE, segnatamente dai principi di non discriminazione e di trasparenza – alle aggiudicazioni di appalti non o solo parzialmente disciplinate dalle direttive appalti pubblici Il ricorso di annullamento di un atto legislativo di un'istituzione comunitaria può essere proposto dagli Stati membri, dalle istituzioni comunitarie o da un privato se l'atto lo riguarda direttamente. In esso, la Corte è chiamata a valutare la legittimità degli atti posti in essere dalle istituzioni comunitarie (Consiglio, Parlamento Europeo, Commissione, BCE) e, in particolare, si pronuncia relativamente a: - possibile incompetenza dell'atto; - violazione delle forme sostanziali; - violazione del Trattato; - eccesso di potere (da parte dell'istituzione stessa).