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ANAC: ok alle "Linee guida" per la tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti

L'Autorità Nazionale Anticorruzione ha definitivamente approvato il documento

Roma, 7 maggio 2015 – L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha definitivamente approvato le “Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower)” poste in consultazione pubblica dal 24 febbraio al 16 marzo 2015.


Lo ha comunicato l’Anac stessa, spiegando che l’obiettivo delle "Linee guida" è “offrire agli enti pubblici italiani una disciplina applicativa delle stringate disposizioni di principio introdotte dalla legge n. 190/2012 (cd. "Legge Severino") volte a incoraggiare i dipendenti pubblici a denunciare gli illeciti di cui vengano a conoscenza nell’ambito del rapporto di lavoro, contemporaneamente garantendo ad essi - che coraggiosamente e con senso civico si espongono in prima persona - la tutela della riservatezza e la protezione contro eventuali forme di ritorsione che si possano verificare sempre in ambito lavorativo”.


“L'Autorità – prosegue il comunicato – ha inteso così valorizzare un istituto estraneo alla cultura giuridica italiana che, quando ben utilizzato come accade in altri ordinamenti giuridici, contribuisce a responsabilizzare il cittadino affinché emergano possibili fatti di corruzione nell'amministrazione di appartenenza, dando a ciascun ente pubblico la possibilità di "fare pulizia" al proprio interno prima dell'intervento dell'autorità giudiziaria”.


L’Anac si dice consapevole delle difficoltà applicative di disposizioni legislative così sintetiche e dell'originalità dell'istituto per l'ordinamento italiano, ma precisa che le "Linee guida" intendono dare “un'espansione massima possibile alle disposizioni stesse, nel contempo suggerendo al Legislatore possibili miglioramenti nell'assetto giuridico e alla Corte dei Conti e alle Procure - naturali destinatari delle segnalazioni di condotte di corruzione - un approfondimento del regime di riservatezza”.


“A tutte le amministrazioni pubbliche – conclude il comunicato – queste "Linee guida" suggeriscono un regime sostanziale e un modello procedurale del trattamento delle segnalazioni, rispettando la discrezionalità che ciascuna di esse deve poter utilizzare per valorizzare le proprie individuali esigenze organizzative”.
 

LP

  Leggi le "Linee guida" sul sito dell'Autorità Nazionale Anticorruzione