Anac: urgente intervenire sulle regole per incarichi e nomine nella PA
Lo sostiene l'Autorità guidata da Raffaele Cantone
Roma, 15 settembre 2015 - Occorre intervenire urgentemente per risolvere significative criticità nel dettato del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, in tema di vigilanza, accertamento delle situazioni di inconferibilità e di incompatibilità, applicazione delle sanzioni.
E’ quanto si legge nell’atto di Segnalazione inviato, in questi giorni, al Parlamento dall'Autorità Nazionale Anticorruzione guidata da Raffele Cantone.
Assenza di specifiche disposizioni che impongano alle amministrazioni competenti di effettuare controlli in ordine alla insussistenza di cause di inconferibilità prima del conferimento dell’incarico; assenza di una disciplina del procedimento di accertamento delle inconferibilità; incertezza sulla necessità o meno di una “dichiarazione di nullità”; incertezza sulla attribuzione della competenza alla eventuale dichiarazione di nullità; incertezza del termine entro il quale la dichiarazione deve essere effettuata; automaticità della sanzione della sospensione; Incertezza nella individuazione dell’organo competente a conferire gli incarichi nel periodo della sospensione; incertezza in caso di violazione della sospensione.
E' questo il quadro - sinteticamente riportato - per risolvere il quale l'Autorità sostiene l'opportunità di eliminare il carattere automatico della sanzione dell’art. 18 e concentrare nell’ANAC i poteri di vigilanza, accertamento, ordine e sanzione, ritenuti insufficientemente regolati nell’attuale disciplina del d.lgs. n. 39 del 2013, articolando puntuali proposte di modifica del dettato normativo.
Il nuovo quadro normativo di specie - si legge nel documento ANAC - andrebbe, inoltre, completato con disposizioni che impongano alle amministrazioni di effettuare controlli in ordine alla insussistenza di cause di inconferibilità prima del conferimento dell’incarico.