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Briciole di pane

Anas, Armani: con il decreto Madia inversione di rotta preoccupante

Il presidente in audizione alla Commissione Lavori pubblici del Senato ha affermato che la presenza di Anas nel perimetro della P.a. è un'anomalia

Roma, 16 febbraio 2016 – “Ci troviamo oggi di fronte a decelerazioni e inversioni di rotta preoccupanti che non fanno capire quale sia la destinazione di Anas”. Lo ha affermato oggi il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani, in audizione alla commissione Lavori Pubblici del Senato, facendo riferimento al decreto Madia che interessa anche la società delle strade.
“Ad oggi – ha aggiunto – Anas rappresenta l'unico soggetto rilevante nell'ambito del sistema industriale italiano incluso nel perimetro finanziario della Pubblica amministrazione, con il conseguente assoggettamento a vincoli normativi, incompatibili con il ruolo di concessionario di mercato”. “La presenza di Anas nel perimetro della P.a. è di per sé un’anomalia” ha quindi precisato Armani, sottolineando che “valutare decisioni industriali con lo stesso metro della P.a. crea un meccanismo di blocco di decisioni che per un organismo industriale è assolutamente inaccettabile”.
Armani ha poi spiegato che nel decreto Madia “Anas risulta temporaneamente (18 mesi) esclusa solo dall'applicazione di un articolo, l'articolo 4 (acquisizione e gestione partecipazioni pubbliche), a differenza di società al 100% pubbliche, come Rai e Fs, che sono rientrate invece nell'esclusione totale”. Al contrario, “Anas rientra in tutte le limitazioni previste dal decreto, che incidono fortemente sulla gestione industriale della società e rendono inapplicabili alcune azioni, anche già avviate, del Piano industriale”. Il presidente di Anas ha fatto riferimento in particolare all'impossibilità di effettuare il Piano assunzioni per circa 1000 nuove risorse e alla forte riduzione dell'autonomia gestionale della società con rischio di compromissione dell'obiettivo di uscita dal perimetro della P.a.

 

Necessario definire la natura e il ruolo da assegnare ad Anas

Secondo Armani è fondamentale che il Governo, con l'autorevole ausilio del Parlamento, giunga a definire compiutamente la natura e il ruolo da assegnare ad Anas, in modo tale da consentire alla società di poter finalmente operare sul mercato dei capitali, senza dover pesare sul bilancio statale, con regole ed opportunità simili a quelle di altre aziende pubbliche, che risultino compatibili con la sua funzione di prima stazione appaltante d'Italia”.
Il presidente di Anas, che ha indicato come obiettivo quello di uscita dal perimetro della pubblica amministrazione, ha evidenziato che “per garantire una migliore gestione aziendale e un adeguato sviluppo industriale, non è per nulla necessario modificare l'assetto proprietario di Anas. Esistono, infatti – ha aggiunto – numerosi esempi di società a capitale pubblico che sono state o sono tuttora aziende leader nei settori di riferimento e rappresentano modelli di successo nel panorama imprenditoriale nazionale ed internazionale”.
“La quotazione non è argomento che compete all'a.d. o al presidente, ma all'azionista – ha precisato –. Ritengo che l'azionista Stato, se fa l'azionista, può essere un buonissimo azionista. L'uscita dalla P.a. non implica la privatizzazione. Mi piacerebbe essere un'azienda come è oggi Fs, la stessa cosa può essere fatta per Anas”.

 

Salerno-Reggio Calabria completa entro l'anno

Il presidente di Anas, infine, ha annunciato che nei prossimi mesi sarà raggiunto un importante traguardo. “La Salerno-Reggio Calabria verrà completata. Bisogna avere un'idea di cosa significa completare. Per me è quando si trasforma dopo 30 anni in un'autostrada dall'inizio alla fine. E in questo senso il completamento è previsto entro fine anno”.
“È un'autostrada che ha bisogno di manutenzione. Faremo la manutenzione totale della strada”, ha aggiunto, sottolineando che “si abbandona il miraggio di fare una variante a prescindere”. “Gli ultimi 60 chilometri saranno completati – ha concluso Armani –, ma sono già a standard autostradale”.