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Appalti: Affidamento illegittimo e risarcimento del danno

Le indicazioni della Corte di Giustizia dell'Unione Europea

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea (Sent. n. 314 del 30-09-2010) si è recentemente espressa in tema di risarcimento del danno conseguente ad affidamento illegittimo di un appalto pubblico fornendo alcune indicazioni interpretative delle norme di cui agli artt. 1, n. 1, e 2, nn. 1, lett. c), e 7, della direttiva del Consiglio 21 dicembre 1989, 89/665/CEE, che coordina le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative relative all’applicazione delle procedure di ricorso in materia di aggiudicazione degli appalti pubblici di forniture e di lavori come modificata dalla direttiva del Consiglio 18 giugno 1992, 92/50/CEE. La Corte ritiene che la direttiva 89/665 debba essere interpretata nel senso che essa osta ad una normativa nazionale, la quale subordini il diritto ad ottenere un risarcimento a motivo di una violazione colpevole della disciplina sugli appalti pubblici da parte di un’amministrazione aggiudicatrice Conseguentemente, l’accertamento della fondatezza di una domanda di risarcimento proposta dall’offerente pretermesso a seguito dell’annullamento di tale decisione da parte di un giudice amministrativo non può, per parte sua, essere subordinato – in contrasto con il tenore, l’economia sistematica e la finalità delle disposizioni della direttiva 89/665 contemplanti il diritto ad ottenere tale risarcimento – ad una valutazione del carattere colpevole del comportamento dell’amministrazione aggiudicatrice chiamata in causa.

  Corte di Giustizia dell'Unione Europea Sent. 314 del 2010