Appalti, al via il recepimento delle nuove Direttive UE in materia di appalti e concessioni
Lo schema di decreto legislativo é all'esame della Conferenza delle Regioni
Roma, 24 novembre 2014 – Espressa abrogazione delle disposizioni di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, entro il 18 febbraio 2016.
Sarà questo l’effetto complessivo del prossimo disegno di legge Delega al Governo per l'attuazione della direttiva 2014/23/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, della direttiva 2014/24/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE e della direttiva 2014/25/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la direttiva 2004/17/CE (1678), presentato al Senato il 18 novembre scorso.
Il testo (attualmente all’esame della Conferenza delle Regioni , licenziato dal Consiglio dei Ministri il 29 agosto scorso e già passato al vaglio della Ragioneria Generale dello Stato) affida alla Presidenza del Consiglio, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture, il coordinamento delle consultazioni con le principali categorie di soggetti pubblici e privati destinatari, allo scopo di individuare soluzioni condivise e rispondenti alle esigenze di tutti.
Le numerose anticipazioni in circolazione - sui contenuti dell'intervento di recepimento delle nuove Direttive europee, oggetto di ampio e ancora attuale dibattito tra gli operatori interessati - consentono di rilevare (nella consueta ricognizione dei principi e criteri direttivi) la particolare attenzione dedicata alla ricerca di soluzioni innovative in tema di sviluppo infrastrutturale , di insediamenti produttivi strategici di interesse nazionale, di interventi in materia di contrasto al rischio idrogeologico.
Ricorre, inoltre , l’intento di procedere alla razionalizzazione, incentivazione ed utilizzo delle forme di partenariato pubblico privato ed alla revisione del sistema di qualificazione degli operatori economici in base a criteri di omogeneità e trasparenza, con l’introduzione di misure di premialità sulla base di parametri oggettivi.
Infine, il nuovo decreto legislativo interverrà per assicurare a la trasparenza nella partecipazione degli stakeholders qualificati nell’ambito dei processi decisionali finalizzati alla programmazione ed all’aggiudicazione di appalti pubblici e concessioni.