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Briciole di pane

Appalti: Cantone, bene semplificare ma non allentare controlli

Expo esperienza pilota, oggi deroghe per tutti tranne sfigati

Roma, 2 ottobre 2014 - Il presidente dell'Autorità anticorruzione Raffaele Cantone sottolinea il ruolo della nuova Authority sul fronte di quel "punto centrale deficit di legalità rischio di corruzione che è il sistema degli appalti pubblici". E guarda alla riforma tracciata dalla legge delega come "una grande occasione per l'Italia".

Ad un convegno della Cgil sulla riforma del sistema degli appalti, Cantone indica che "il punto di partenza del disegno di legge è assolutamente positivo e condivisibile", bene puntare su "semplificazione e razionalizzazione", ma, avverte, "non si possono usare i meccanismi di semplificazione per eliminare ogni meccanismo di vigilanza e controllo. La parola vigilanza e controllo era scomparsa dal disegno di legge, l'abbiamo fatta reinserire in extremis. D'accordo nel semplificare, d'accordo nel eliminare oneri che sono solo burocrazia, ma servono criteri di controllo che consentano di impedire prassi di illegalità e corruzione".

Se il codice del 2006 "è uno strumento dal punto di vista teorico perfetto, con regole molto ma molto approfondite", Cantone evidenza anche "che ha un limite: è un codice inapplicabile, perché se si voglio rispettare tempi è impossibile rispettare tutte quelle regole, in pratica la sua applicazione è un fallimento". Così "finisce per applicarsi solo agli appalti sfigati, perché tutti gli appalti di serie A hanno regole in deroga". Per esempio, "ogni volta che si parla di far ripartire l'economia in un sistema asfittico come il nostro", puntando sulla spesa pubblica per gli appalti, "nelle norme vengono sempre applicate deroghe".

Cantone ribadisce anche la richiesta di "eliminare l'offerta economicamente più vantaggiosa quando non ha senso, come quando si tratta di acquistare cose con prezzi predeterminati. È uno degli strumenti dietro cui più si nasconde la corruzione, come dimostrano cose accadute per l'Expo molto prima del nostro arrivo"; No al "massimo ribasso", perché "se c'è un ribasso del 40% che è già anomalo, e poi con le varianti superi la base d'asta, è chiaro che è un meccanismo truffaldino". Se "a fronte di un prezzo certo e determinato si chiede la metà", o "se ti offro un costo che non permette neanche di pagare la manovalanza", in questi casi "è la stazione appaltante che deve cacciarti a calci".

Quanto al ruolo della nuova Authority anticorruzione, l'impegno su Expo, dice Cantone, "lo stiamo utilizzando in una logica pilota, nella logica di una idea di una Autorità che vuole perdere l'immagine di gendarme e strutturarsi per un controllo collaborativo, una soft regulation, un intervento regolatorio di secondo livello che può essere di aiuto ad evitare la degenerazione dei fenomeni".
 

L.P.