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Briciole di pane

Appalti, difformità nell'esecuzione e diritto al compenso

Corte di Cassazione, Sentenza 20707 del 2013

Roma, 1 ottobre 2013 – La responsabilità dell’appaltatore per i i vizi e le difformità rilevati dal committente ed il diritto al compenso per l’opera realizzata, della quale non venga chiesta la rimozione od il rifacimento, sono oggetto di una recente pronuncia della Corte di Cassazione che proponiamo in lettura, assieme ai precedenti richiamati nel testo.

 

Questi i punti essenziali della pronuncia:

 

  •  allorquando risultino accertati i vizi dell'opera, la responsabilità dell'appaltatore va quantificata nella spesa necessaria per l'eliminazione degli stessi, anche ove questa comporti l'integrale rifacimento dell'opera;

 

  • Nell'ipotesi in cui il committente chieda  il risarcimento del danno per l'inesatto adempimento, senza pretendere l'eliminazione delle difformità rilevate,  il credito dell'appaltatore per il corrispettivo permane invariato, a condizione che una parte del'opera rimanga in qualche modo utilizzabile ed utilizzata, in modo  che il committente possa trarne effettivo ed apprezzabile giovamento.

 

  • Nel caso in cui l'inadempimento dell'appaltatore sia tale da rendere l'opera del tutto inadatta alla sua destinazione, ricorre un difetto funzionale della causa del contratto che legittima il committente a chiederne la risoluzione.

 

 

Aldo Scaramuccia

  La sentenza della Cassazione n. 20707 del 2013

  La sentenza della Cassazione n. 6009 del 2012

  La Sentenza della Cassazione n. 70061 del 2002